In sala meno di 40 persone  per il varo della nave renziana 

Italia Viva. Alla sala Rosa della Regione in pochi ad ascoltare Ettore Rosato che ha presentato il nuovo movimento Tra i sicuri partecipanti Elisa Filippi e Roberta Calza. Osservatori interessati anche Schuster, Boato e Ugo Rossi


Ubaldo Cordellini


Trento. Chiamarlo avvio in sordina è poco. Quella che doveva essere la presentazione dei comitati di azione civile «Ritorno al futuro», di area renziana ma con grandi prospettive europeiste e riformiste si è trasformata nel lancio in Trentino di Italia Viva, il nuovo movimento politico voluto da Matteo Renzi. Con Ettore Rosato, che di Italia Viva è una delle colonne, alla sala Rosa della Regione a dispensare sorrisi e rassicurazioni su tutto. Però in una platea con ampi vuoti, non erano più di 40 i presenti, le persone si guardavano smarrite. E non solo in platea. Accanto a Rosati a presentare l’evento c’era Simone Paternoster che fa parte del coordinamento provinciale del Pd e ancora ieri rassicurava di non voler cambiare partito: «Il Pd è la mia casa», andava dicendo a amici e conoscenti. Del resto lo aveva confermato lunedì scorso a domanda diretta della segretaria Lucia Maestri. E come lui ieri c’erano molti altri indecisi o quantomeno affetti da strabismo politico. A parte Elisa Filippi che segue Renzi da anni: «Io farò parte di questo progetto, ma questo non è l’evento fondativo. Alla Leopolda verranno gettate le fondamenta, oggi qui faremo una presentazione. Io del resto non avevo neanche più, ormai da tempo, la tessera del Pd. Adesso c’è solo da impegnarsi nella costruzione di questa nuova casa. Ho già ricevuto molti messaggi di persone interessate, ma tra di loro non ci sono consiglieri provinciali del Pd. Del resto si sentiva il bisogno di una formazione politica europeista e riformista». Sull’ingresso della senatrice Donatella Conzatti, Filippi aggiunge: «Mi fa piacere che abbia cambiato idea. Viene da un’area centrista e poi aveva cambiato strada, ma ora torna sui suoi passi e mi fa molto piacere». Poi arriva l’ospite d’onore, Rosato, capogruppo del Pd nella scorsa legislatura diventato renziano di ferro: «Noi siamo ottimisti. Italia Viva va a occupare uno spazio vuoto nella politica italiana, al centro tra la Lega che è diventato un partito di destra e ul Pd che è sempre più di sinistra. Al centro, in mezzo tra questi due estremi ci sono molti elettori che non si sentono rappresentati». Sulla tenuta del governo rassicura: «La scissione porta più stabilità al governo, non lo destabilizza di certo». Quanto alle critiche mosse da Michaela Bianfiore nei confronti di Donatella Conzatti, accusata di essere amorale per essere passata al partito renziano, Rosato osserva: «Non penso proprio che Biancofiore possa dare lezioni di moralità». Poi è venuto il momento di salire al tavolo dei relatori, intanto continuavano ad arrivare alla chetichella, molti curiosi e qualcuno interessato a entrare. Tra questi soprattutto la consigliera comunale del Pd Roberta Calza: «Finalmente aspettavo questa mossa di Renzi da molto tempo. Non so se la tempistica è quella giusta, ma andavo fatto. Io non so se lascerò il Pd perché devo portare a termine il mio impegno in Consiglio comunale, ma sono molto interessata». Poi arrivano anche volti noti come Marco Boato e Alexander Schuster, categoria curiosi così come Ugo Rossi: «Sono interessato, è un partito che va a occupare il nostre stesso spazio politico». In serata, poi, Donatella Conzatti risponde a Biancofiore e a Bisesti: «Non la stavo a sentire prima, quando ero in Forza in Italia, figuriamoci ora. Posso solo dire che il grosso problema di Forza Italia in regione è lei. Quanto a Bisesti, mi stupisce che un assessore alla cultura usi quei termini».













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