Il sentiero della maestra rinasce grazie alla Sat

Il percorso unisce gli abitati di Dro e Arco attraverso i boschi della Braila Quasi un secolo fa lo usava ogni giorno Caterina Tantardini per andare a scuola



ARCO. E' molto più di un sentiero. E' un percorso a ritroso nella memoria collettiva, un processo di recupero e valorizzazione di una pagina della nostra storia locale. Ma è anche un'operazione culturale, di promozione dell'ambiente e di marketing del territorio perché si tratta, a conti fatti, di una opportunità in più che va ad aggiungersi alla già fitta rete di sentieri che viene offerta ai turisti e a tutti gli ospiti che giungono in Busa.

La Sat di Arco ha rimesso in sesto il vecchio "sentiero della maestra", che collega Dro e Arco attraverso i boschi della Braila. E' il percorso che la maestra Caterina Tantardini Bombardelli utilizzava, quasi un secolo fa, per salire da Dro in Braila, tutte le mattine, per andare ad insegnare agli scolari del posto, una quindicina di ragazzi e bambini arcensi riuniti in un'unica classe. Ma lo stesso sentiero veniva utilizzato dai bambini che abitavano nelle case ubicate nel bosco Caproni per raggiungere la piccola scuola abbarbicata sui rilievi che sovrastano Dro e Drena. La Sat ha voluto riprendere in mano il sentiero, sistemarlo e renderlo nuovamente percorribile in completa sicurezza, creando un percorso che passando attraverso il Bosco Caproni collega Arco con Dro.

Oltre ad un'operazione amarcord trattasi di un'iniziativa ambientale di grande rilevanza, perché restituisce alla comunità un pezzo di territorio che rischiava di andare smarrito. Ma il sentiero rimesso a nuovo potrà diventare un'altra buona ragione per venire a trascorrere le vacanze sul Garda Trentino. Nei giorni scorsi il presidente satino Fabrizio Miori ha voluto organizzare una sorta di inaugurazione coinvolgendo il mondo della scuola, ovvero le nuove generazioni degli scolari che un tempo facevano avanti e indietro sul sentiero della maestra. L'escursione ha preso il via dall'aula magna della scuola media di Prabi dove si sono dati appuntamento i satini, le guide e soprattutto i 200 alunni, con i loro insegnanti, delle otto quinte elementari dell'istituto comprensivo. Un'adesione massiccia da Romarzollo, Bolognano, Massone e dalle Segantini di via Nas. La comitiva si è messa in cammino in direzione Moletta, lungo la ciclabile, dove è iniziata la salita verso il mitico sentiero. Importante è stata anche la tappa al Bosco Caproni dove gli scolari hanno potuto apprendere ogni segreto di quest'area, dall'aspetto botanico (con insegnanti d'eccezione i custodi forestali) a quello geologico (Bruno Perini) e storico (Romano Turrini) fino alla parte riguardante la guerra, illustrata dagli alpini di Arco.

Dopo il pranzo il Coro Castel, guidato dal maestro Enrico Miaroma, ha regalato ai piccoli escursionisti alcune canzoni prima di riprendere il viaggio. «E' stata una giornata fantastica – commenta il presidente Fabrizio Miori – e per questo motivo mi sento in obbligo di ringraziare gli accompagnatori della Sat di Arco, gli alpini Arco, i custodi forestali del Consorzio Vigilanza boschiva dell'Altogarda, Romano Turrini e Bruno Perini, il Soccorso alpino, il Coro Castel. Un particolare ringraziamento anche ai due conducenti della nostra carrozzina da montagna, la joelette, che hanno consentito anche ad un alunno con difficoltà motorie di essere presente all'iniziativa». (gl.m.)













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