Il Patt va in pressing su De Laurentis

Ieri vertice di 2 ore con lo stato maggiore del partito, oggi incontro con Rossi. Il presidente: «D’accordo sui fini, non sui modi»


di Luca Marognoli


TRENTO. É un corteggiamento sempre più pressante quello del centrosinistra autonomista nei confronti di Roberto De Laurentis e della sua Rete imprese. Dopo l’incontro con l’Upt della scorsa settimana, ora tocca al Patt avanzare le sue avance agli artigiani e ai piccoli imprenditori. Patt che non si è accontentato di un vertice fiume di oltre due ore, ieri, con il segretario Franco Panizza, il suo vice Carlo Ganarin, il presidente Walter Kaswalder e l’altro vice Franco Nicolodi. Oggi De Laurentis, che ieri nella sede del partito delle stelle alpine di via Roma era accompagnato da Paolo Angelini, sarà ricevuto anche dal leader della coalizione Ugo Rossi, su richiesta di quest’ultimo.

Ma torniamo a ieri: il presidente degli artigiani ha illustrato la piattaforma che riassume la filosofia e i “desiderata” dell’associazione di coordinamento. «Da sempre gli autonomisti condividono i temi posti da Rete imprese», commenta Panizza. «Temi contenuti anche nel mio programma elettorale. Occorre, a livello nazionale, invertire la rotta: invece che pensare alle grandi imprese puntare su quelle piccole e le banche legate al territorio che danno un valore aggiunto in termini di brand, di occupazione ed economia prodotta».

Una convergenza è stata registrata sulla semplificazione burocratica: «L'associazione artigiani lo ha fatto al suo interno e noi siamo d'accordo che ci voglia uno snellimento della macchina. Esiste un piano di miglioramento elaborato dalla Provincia: l'importante è farlo bene». L’obiettivo è ridurre gli adempimenti e «distribuire responsabilità precise, evitando che siano spalmate su più livelli», precisa il senatore. Sul tema tasse, Rete imprese ha chiesto un impegno per ridurne la pressione e poter usufruire della detassazione al posto degli incentivi. «Si tratta della delega fiscale inserita nell'accordo di Milano, mai attuata e ora inserita nella trattativa già partita con il tavolo tecnico fra le due provincie. L'obiettivo finale è che le provincie debbano gestire le imposte: la vera leva per stimolare la crescita».

De Laurentis ha anche insistito sulla necessità di investimenti più mirati: «Il programma di Rossi per le primarie si basa proprio sulla meritocrazia e il monitoraggio tramite il benchmarking. Va poi interrotta la separazione fra mondo della scuola e del lavoro, mentre le imprese devono avere anche un rapporto più forte con la ricerca».

Perfetta l’intesa sul ruolo dei Consorzi fidi «come strumento di finanziamento diretto», dice Panizza. « Essendo gestiti dal privato, sono in grado di rispondere in maniera adeguata. Hanno dimostrato di essere solidi e oggi possono gestire le operazioni di garanzia senza passare attraverso le banche. Credo però sia necessaria una sola regia».

Unico punto di divergenza riguarda la Cooperazione, che, secondo Rete imprese, sta invadendo spazi non suoi. «Molte risorse vengono intercettate da qualcuno che è più “uguale” di noi», ironizza De Laurentis. Panizza invece sottolinea come la Cooperazione sia «una grande risorsa, importante nel settore del credito, che ci permette di avere interlocutori a livello locale: un vantaggio da mantenere».

Rete Italia ha chiesto coinvolgimento nelle scelte: «Un governo deve portare avanti politiche condivise con i mondi dell'impresa e delle forze sociali: questo ci è stato detto», continua Panizza. «De Laurentis ha precisato di non intendere parlare di candidature per il momento, ma di chiedere impegni precisi su proposte precise, per una convergenza programmatica. Noi abbiamo rimarcato che la differenza fra la nostra coalizione e le altre è la stabilità e la rappresentativa a tanti livelli dalla Regione fino a Roma. Se vogliamo riformare la pubblica amministrazione occorre una coalizione forte: anche per questo chiediamo il loro contributo. Ho inoltre fatto presente come all'interno della lista del Patt siano ben rappresentati i mondi imprenditoriali».

All’ottimismo del Patt, De Laurentis risponde con cautela: «In linea di massima siamo d’accordo sugli obiettivi. Casomai è il percorso che pensa la maggioranza ad essere diverso dal nostro e le modalità con cui raggiungere quegli obiettivi, che fanno anche la sostanza».

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