Il Palio sul fiume ingrossato va al fotofinish a S. Giuseppe 

La gara delle zattere. In dubbio fino all’ultimo per la portata dell’Adige, chiuse due dighe Secondo San Lazzaro, terzo Meano. Miglior tempo assoluto per i Solteri, finiti al 10° posto


Claudio Libera


trento. Il Palio dell’Oca 2019 passerà alla storia come quello con le maggiori incertezze dall’inizio alla fine. Infatti la gara è stata in dubbio sino alle 16.30, quando dopo l’ultima verifica sulla portata del fiume è stato dato il via libera. Così alle 17, con un’ora di anticipo, le 50 zattere e le due fuori gara, hanno preso il via a 4 minuti una dall’altra. E dopo oltre due ore di navigazione, quando la classifica sembrava cristallizzata, l’arrivo delle ultime formazioni ha sconvolto il podio. A vincere, col tempo di 18’48’’9 la zattera di San Giuseppe composta da Lorenzo Martinelli, Sandro Bergamo, Ermanno Pasqualini, Alessandro Fracalossi, Giulio Ricca Boccardi, simbolo unicorno, colori arancio-nero.

Al 2 posto, col tempo di 18’50’’5 San Lazzaro; al 3° Meano, in 18’50’’9. I Solteri, vincitori delle ultime due edizioni, finiti al 10° posto, hanno avuto la soddisfazione di realizzare il miglior tempo assoluto.

L’incognita sullo svolgimento della gara, derivava dalla portata del fiume che al momento dell’ultimo controllo – ha detto il direttore del Centro Servizi Culturali Santa Chiara Francesco Nardelli – era di 487 metri cubi al secondo, 200 metri in più della media degli ultimi 40 anni. Per arrivare a quella quota, Marco Merler, amministratore delegato di Dolomiti Energia, ha fatto chiudere due dighe, il che ha consentito di rimanere entro il limite navigabile.

Tantissima la gente sulle “roste”, accorsa al richiamo in una domenica di sole che ha riconciliato la città col suo fiume arrabbiato, pure con chi ha organizzato le giornate di festa e con chi ha vegliato perché tutto filasse liscio. Compresi gli 80 vigili del fuoco del Distretto di Trento che oltre alle verifiche hanno seguito ogni imbarcazione, da Roncafort al ponte di S. Lorenzo.

Unica differenza rispetto alle passate edizioni del Palio è stata l’eliminazione di una prova di abilità perché ritenuta troppo pericolosa. Al termine la sorpresa proposta dalle tre imbarcazioni del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini dell’Esercito che hanno percorso il fiume a ritroso facendo sventolare il tricolore. Ad applaudire gli equipaggi del cuore, i “candidati alla tonca”, che nulla sapevano del verdetto della giudice Loredana Cont, che si è goduta un mondo a dialogare con tutti, scrutando attentamente volto per volto.

Il Palio dà appuntamento al 2020, mentre le Feste Vigiliane proseguono fino a domani.













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