Gli attentati di Parigi

Il dolore di Andrea: «Porto a casa Valeria»

Sarà il fidanzato ad accompagnare la ragazza in aereo nell’ultimo viaggio. Chiara Ravagnani: "Voglio tornare a casa"


di Gianluca Marcolini


DRO. Torneranno in Italia nelle prossime ore compiendo, così, il loro ultimo viaggio insieme fra la Francia e l'Italia. Sarà lo stesso Andrea Ravagnani ad accompagnare il feretro dell'amata Valeria Solesin, la ventottenne di Venezia uccisa dai terroristi che hanno dato l'assalto al teatro Bataclan durante l'attacco al cuore di Parigi. La speranza del trentenne di Dro, miracolosamente scampato alla morte assieme alla sorella Chiara Ravagnani e a Stefano Peretti, è di riuscire a rientrare quanto prima in Trentino. Ma per farlo occorre ottenere le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità francesi e come si può facilmente immaginare l'iter si presenta tutt'altro che celere e semplice. Sull'aereo che riporterà i due fidanzati in Italia ci saranno anche i genitori di Valeria, che partiranno alla volta di Parigi appena pronti i documenti per il trasporto della salma. Difficilmente ciò avverrà prima del fine settimana. Potrebbero tornare prima, invece, gli altri due ragazzi che erano presenti nell'inferno del Bataclan, Chiara e Stefano: lo stato di guerra che si sta vivendo a Parigi, ancora in queste ore, è diventato insostenibile. L'allarme di domenica sera, durante l'omaggio alle vittime, che poi si è rivelato fortunatamente falso (sono stati esplosi alcuni petardi che hanno creato il panico), ha aggiunto ulteriore terrore a quello già vissuto venerdì, costringendo Chiara e gli altri a riparare all'interno di un cortile, in preda alla paura. E' stata Marina Angeli, la mamma di Andrea e Chiara, a raccontare l'episodio all'agenzia Agi: «Chiara mi ha detto che non riesce più a stare a Parigi. Con il suo fidanzato Stefano dovevano rientrare domenica sera. Quando l'ho chiamata era sotto allarme. Andrea mi ha detto che tornerà assieme a Valeria. Questi ragazzi hanno visto il terrore, sono spaventatissimi, sono distrutti».

E IL TRENTINO IERI SI E' FERMATO PER RENDERE OMAGGIO A VALERIA

Domenica pomeriggio, Marina e il marito Corrado, che erano legatissimi a Valeria, hanno voluto recarsi a Venezia, accompagnati dai familiari più stretti, a casa dei genitori della giovane sociologa (dottoranda alla Sorbona) la cui vita (e i sogni da spendere assieme al suo compagno, che tre anni fa aveva scelto di raggiungerla nella capitale francese) è stata spezzata dalla follia omicida di un manipolo di maledetti assassini. Al momento non è previsto che i due genitori si imbarchino per Parigi. «Hanno deciso di rimanere qui – spiega da Dro Flavia Angeli, la zia di Chiara e Andrea – perché adesso Andrea ha tutti i suoi amici al suo fianco, che non lo stanno lasciando solo neppure per un istante, e si vuole rispettare questa situazione». In queste ore, da Dro, sono in partenza per Parigi anche alcuni degli amici più cari di Andrea e ieri sera, nella chiesa parrocchiale, si è svolta una funzione religiosa per ricordare le vittime di Parigi e in particolar modo Valeria, che a Dro c'era stata molte volte, assieme al fidanzato. Dopo il rosario, sulla piazza, ha preso il via una fiaccolata con la lettura di alcuni messaggi compreso quello del sindaco Fravezzi. Domani sera si terrà un’altra fiaccolata anche ad Arco.













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