«Hotel a 5 stelle, qui non c’è mercato»

Pinzolo, i dubbi di Failoni, albergatore e consigliere di minoranza: «Non siamo la Costa Smeralda»


di Ettore Zini


PINZOLO. «Bisogna guardare in faccia la realtà: non siamo la Costa Smeralda, e anche lì, di turisti in Ferrari, se ne vedono sempre meno». Roberto Failoni, consigliere di minoranza, e noto albergatore di Pinzolo entra nella polemica Lefay Mountain Resort, l’hotel 5 stelle da 260 posti letto (erano 400 inizialmente) e 20 appartamenti, che il gruppo Leali sarebbe intenzionato a realizzare nel centro rendenese.

Il 26 febbraio l’amministrazione comunale di Pinzolo si era avvalsa della collaborazione dell’architetto Demetz e dell’ingegner Tettamanti, per chiarire la variante necessaria al Prg di Pinzolo per la realizzazione dell’opera. In quel frangente erano stati presentati i vantaggi della proposta del gruppo bresciano Leali che aveva sottoscritto un accordo con il comune rendenese. Un hotel di quella categoria superlusso, si diceva, avrebbe qualificato enormemente l’offerta turistica. Ora, il consigliere Filoni ritorna nel merito: «Se è vero che un hotel 5 stelle qualifica la località, la presenza però di un 25-30% di offerta di lusso, non si riscontra in altre località turistiche, quindi ci si troverebbe con un’offerta sbilanciata rispetto al mercato prospettico». «Pinzolo – dice ancora l’esponente di minoranza – difficilmente potrà essere attrattiva, per un tale numero di ricche presenze. Bisogna guardare la realtà». Inoltre, aggiunge Failoni, le cubature che si andrebbero a realizzare non sono destinate solo all’alberghiero. Ma, anche al residenziale attraverso la costruzione di nuovi edifici per le abitazioni turistiche, contrariamente al turismo montano come proposto in Austria Svizzera e nel vicino Alto Adige. In Val Rendena su 61.225 posti letto, solo 8.226 sono in strutture alberghiere (dati Servizio Statistiche della Pat 2013 ndr.). «E non si capisce, perché questa concessione vale per gli operatori “esterni” e non per quelli operanti in Regione». Roberto Failoni entra poi nel merito della convenienza economica rilevando che la Lefay Resort appartiene a un gruppo di grosse dimensioni con sede fuori Regione e che quindi andrà a rifornirsi dove troverà le condizioni migliori. Lo stesso vale per le ricadute occupazionali. Infine il bilancio. «La Lefay Resort – dice l’albergatore – presenta un bilancio relativo al 2012 (ultimo disponibile) con una differenza, fra ricavi e costi della produzione in costante negativo, di circa un milione di euro. E ciò non può che gettare ombre e dubbi sull’effettiva capacità di sostenere un investimento così importante».

Di avviso diametralmente opposto, ovviamente, l’amministrazione di Pinzolo che sostiene l’iniziativa. Secondo il sindaco William Bonomi, intanto la lottizzazione è meno impattante e più armonizzata con il paesaggio rispetto a quella approvata dall’amministrazione Mancina.«Poi, la classificazione superiore dell’hotel, consentirebbe di differenziare la tipologia di clientela rispetto al bacino turistico consolidato della località, rivolgendosi al mercato internazionale. Quindi, a nuovi turisti». Infine la realizzazione di quasi 30 mila metri cubi di nuova costruzione (13.700 per la struttura ghiera, 5.200 per gli alloggi vacanze e 9.600 per garage e depositi) causerà ricadute positive sull’economia e sulle imprese locali. «Non va dimenticato inoltre – spiega Bonomi – che l’amministrazione ha concordato con la società l’impegno a mantenere i livelli occupazionali nel medio periodo di apertura per 70 persone e la destinazione alberghiera dell’immobile per almeno 50 anni».













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