Grillo cambia idea: candidature «aperte»

Tolta la regola che «tagliava fuori» i grillini trentini alle politiche. Ma è necessaria l’iscrizione al movimento nel 2011 e convalidata


di Luca Marognoli


TRENTO. La protesta della “base” ha convinto il leader a cambiare le regole. Con un post pubblicato sul suo blog, Beppe Grillo ha concesso alla regione Trentino - Alto Adige una deroga alla norma che consentiva di correre per le politiche ai soli attivisti con alle spalle una precedente candidatura nel Movimento 5 Stelle. Non basterà comunque essere un “grillino” per poter partecipare: bisognerà essere iscritti prima del 31 dicembre 2011 “con un profilo certificato (con documento inviato e verificato)”. Questi requisiti daranno l’accesso alle “primarie di lista”, in cui gli iscritti della circoscrizione sceglieranno i nomi da candidare alla Camera e nei collegi per il Senato.

Il “caso Trento”, di cui ha dato conto per primo il Trentino, ha anche fatto scuola visto che la deroga è stata estesa contestualmente a Basilicata, Calabria, Molise e Umbria. Una misura presa - recita il blog - “per avere piena rappresentanza di tutte le circoscrizioni in Parlamento per le votazioni on line”. Il post, apparso giovedì alle 17.26, è stato ripubblicato sulla bacheca online del Meetup Trentino un’ora dopo dallo stesso Mario D’Alterio, colui che finora era risultato come l’unico grillino candidabile in Trentino. “Ora che le regole sono state cambiate - ha aggiunto poi – sono sicuro che la discussione si affronterà in un clima più sereno”. La sera stessa era in programma una riunione dei grillini trentini a Mattarello, una quarantina sui 90 membri del meetup distribuiti fra Trento, Valsugana, Rotaliana e Giudicarie: inutile dire che la notizia è stata commentata con grande soddisfazione dall’assemblea.

Sorride Filippo Degasperi, commercialista, che era stato tra i più duri nell’opporsi al diktat sulle candidature: «Far cambiare idea a Beppe Grillo non è cosa di tutti i giorni. Visto che siamo quattro gatti poteva dire “arrangiatevi”. Invece le nostre considerazioni sono state ascoltate. Tutto era nato perché non si era tenuto conto del fatto che da noi sono previsti collegi uninominali. Tra un candidato unico, che sarebbe stato D'Alterio, e un'infinità di candidati hanno trovato un equilibrio. Ora si faranno le primarie per i candidati, ma non avremo comunque grandi numeri, perché uno deve mettersi a disposizione. E’ meglio di prima però, quando avremmo dovuto candidare qualcuno da Bolzano».

Sul meetup ci sono già 4-5 autocandidature. «Io non posso perché, come diversi altri, sono rimasto nel limbo, ingannato dalla confusione tra il sito di Grillo e quello del movimento. Mi dispiace che ora siamo divisi tra attivisti di serie A, certificati anche se non hanno fatto niente in due anni, e di serie B, ma continuerò a impegnarmi come prima: le occasioni non mancheranno».

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