Gli studenti: «E ora le proposte» 

La mobilitazione per il clima. Dopo il successo della manifestazione di venerdì, pronti ad elaborare un pacchetto di idee per le istituzioni: Università senza plastica, lunedì vegetariani nelle scuole, trasporti a impatto zero. «È stato un corteo senza rifiuti, questa è la nostra coerenza»


Chiara Bert


trento. «L’errore più grande che potremmo fare oggi è fermarci», commenta Federico Macchi, negli occhi ancora l’immagine dei 6 mila che sfilano per le strade di Trento dietro allo striscione “Siamo la natura che resiste”, migliaia di studenti da tutte le scuole del Trentino e dall’università, ma anche professori, famiglie, bambini, insieme per dire che la terra va salvata, e bisogna farlo presto perché il temp o è scaduto.

Ma nessuno, dentro a questo nuovo movimento per il clima, pensa di fermarsi. «Penso che adesso venga la parte più difficile», confessava ieri qualcuno. L’evento ha mobilitato la massa, in tutto il mondo, trascinata dall’impatto mediatico di una 16enne svedese. Ora, smaltita l’euforia della manifestazione globale, serve rimettersi in marcia. Tutti lo sanno, che ora saranno attesi al varco.

Successo oltre le aspettative

«A Trento una partecipazione così non si vedeva da tanto, specie per i ragazzi più giovani», sorride Silvia Rigo, 20 anni, studentessa di Giurisprudenza. «Se c’è una cosa che mi ha colpita è stata la presenza di tanti bambini, anche piccoli, e comunque coscienti del perché erano lì». Restano, tra le mille istantanee della giornata in piazza, quelle dei bambini dell’asilo che cantano “La battaglia di Magenta” e degli scolari delle Sanzio che escono a salutare i manifestanti gridando “Salviamo il pianeta”. E Silvia annota: «Il nostro movimento parla di clima ma guarda in modo globale ai problemi del nostro tempo. Alla manifestazione hanno parlato anche alcuni lavoratori della gestione rifiuti che hanno contratti a tempo di due mesi, un modo per ridurre i diritti. E capiamo che il Trentino non è sempre un’isola felice».

Un corteo green

Federico Macchi, studente di Economia anche lui ventenne, racconta: «Ero in fondo al corteo, sacchi in mano, tra gli organizzatori incaricati di pulire. Non è servito, per terra non c’era praticamente nulla. Non è un caso, questa è la coerenza con quello che abbiamo scritto sui cartelli, il segno che il cambiamento è già in atto».

I prossimi obiettivi

Martedì è già in calendario una prima assemblea, che sarà di bilancio ma soprattutto di rilancio e di proposta. «Fisseremo degli obiettivi, serve un progetto, di breve e di lungo termine, a livello territoriale», incalza Silvia, mettendo sul tavolo qualche esempio. Partendo dalla realtà più vicina agli studenti: le scuole e l’Università “plastic free”: «I ragazzi di Sau (Sostenibilità ambientale universitari) hanno fatto una proposta, il rettore si è mostrato disponibile. Non è così complicato». Per poi allargarsi a obiettivi che richiederanno più tempo e impegneranno i decisori pubblici, in Provincia e nelle amministrazioni locali: il trasporto pubblico a impatto zero.

Altra proposta, che arriva da New York e che qualcuno ha già rilanciato per il Comune di Trento: lunedì vegetariani, senza consumo di carne, nelle scuole pubbliche. Nella Grande Mela cominceranno il prossimo autunno, perché non si può fare anche in Trentino?

«Ci organizzeremo in gruppi di lavoro, sulla base delle competenze, e ci faremo aiutare», spiega Silvia. «Moltissimi professori ci hanno dato la loro disponibilità, la stessa che è arrivata dal Muse. È una buona base da cui partire. Non possiamo improvvisarci esperti».

«I decisori politici si muovono quando la massa spinge - Federico - la manifestazione di venerdì è servita per attirare l’attenzione, per dire ci siamo e siamo tantissimi. Adesso bisogna lavorare nella direzione che abbiamo indicato. Inizia la parte più importante, io sono fiducioso. Di solito dopo un grande evento che richiede un grosso sforzo organizzativo, i gruppi sui social restano silenziosi, molti si ritirano perché stanchi. Questa volta non è successo, anzi, c’è la voglia di andare avanti. E l’assemblea servirà a fare sintesi e darsi una tabella di marcia».













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