De Col: «Terremoto, in arrivo altre scosse»

Il capo della Protezione civile: non è stato registrato alcun danno


Luca Marognoli


TRENTO. Ci saranno altre scosse, ma nessuno può dire di che intensità. Raffaele De Col, capo della Protezione civile trentina, non vuole fare allarmismi: solo dire che è normale che lo sciame sismico continui. «Dalle 15.53 alle 20 ci sono state altre sei scosse ma non ve ne siete accorti».

E' misurabile l'intensità percepita in Trentino?

L'intensità del sisma è stata di 5.4 con epicentro a Frignano, vicino a Parma. Per conoscere la magnitudo registrata a Trento dobbiamo incrociare alcuni dati scaricandoli dai nostri sismografi, una quindicina, distribuiti sul territorio.

Hanno chiamato in molti i vostri centralini?

Un'ottantina, ma non c'è stata nessuna segnalazione di danni a cose o persone. In caso di problemi statici l'invito è di rivolgersi al 115.

Il problema principale sono le scuole, ma a quell'ora fortunatamente erano chiuse...

L'impressione è che l'effetto sia stato un po' inferiore rispetto a quello della scossa precedente.
Comunque il sisma è stato sentito parecchio nella zona nord di Trento...

Come si spiega che sia più avvertito a Trento Nord un terremoto con epicentro nell'Appennino?

Dipende dai meccanismi di diffusione dell'onda sismica. E' come far vibrare una corda alla quale sono legate tante altre. L'effetto è imprevedibile. Si chiamano effetti di amplificazione locale che dipendono dalla microzonizzazione sismica. In alcune zone l'amplificazione può essere maggiore.

Quali i principi fisici?

Le faccio l'esempio di una bacinella: nel punto in cui si restringe, l'acqua esce. Ci sono condizioni che variano a seconda della configurazione delle rocce e dei terreni sciolti. La magnitudo all'epicentro è fissa, altrove varia: l'effetto è tridimensionale e produce la sensazione che il terremoto sia più forte.

Quindi ci sono dei punti più sensibili...

Sì, infatti i sismografi fissi sono cinque o sei, tutti gli altri sono collocati nelle zone sensibili, per conformazione, come il fondovalle, dove ci sono questi grossi depositi incuneati sotto le montagne. La parte da Mattarello a Mezzolombardo è una di queste, ma l'intensità dipende dal tipo di sisma.

Come mai un'altra scossa così forte dopo quella di mercoledì? Si pensava che lo sciame sismico avesse una minore intensità.

Quello che succede sottoterra non possiamo né saperlo né prevederlo. I terremoti continuano a venire: dalle 15.53 alle 20 ci sono state altre sei scosse ma non le ha sentite nessuno. Posso dire con certezza che ce ne saranno altre, ma non di quale intensità. Se qualcuno ha timori si metta sotto un tavolo e comunque eviti di stare vicino a cornicioni. Poi, con serenità, verifichi se ci sono crepe e in caso negativo rientri in casa. La miglior protezione è l'interno dell'edificio.













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