Dalfovo conteso da Upt e Progetto Trentino

Ieri il presidente delle Ácli ha presentato l’agenda politica: «La politica torni a parlare di contenuti»



TRENTO. Il presidente delle Acli Trentine, Arrigo Dalfovo, in questi giorni al centro di una vera e propria contesa tra Lorenzo Dellai e Silvano Grisenti per inserirlo, rispettivamente, nelle liste dell’Upt e di Progetto trentino, intanto, ieri, davanti a una platea di circa 500 militanti, che spingono perché lui non lasci l’associazione, ha lanciato una serie di messaggi alla politica.

Dal Pian del Gacc, dove si svolgeva la manifestazione, Dalfovo ha sottolineato che il movimento, nelle prossime, settimane, si confronterà e dialogherà con le diverse forze politiche per cercare di ritrovare i punti cardine delle Acli trentine nei movimenti politici.

In primo luogo Dalfovo ha auspicato si ponga al primo punto il tema della montagna intesa come la base della vera identità trentina contro i rischi sia di omologazione alle altre province italiane, con il conseguente indebolimento delle capacità di autogoverno e dell’autonomia legislativa, sia di perdita di identità sul piano paesaggistico e culturale.

Da qui è passato alla necessità di porre un serio limite all’espansione urbanistica e al progressivo impoverimento del paesaggio alpino.

Per aprire una nuova fase per l’autonomia trentina, ritenuta necessaria a causa dei forti cambiamenti accaduti, negli ultimi anni, per tutto il territorio nazionale, Dalfovo ha poi delineato tre priorità: in primo luogo ha ragionato sul tema del posizionamento geopolitico del Trentino all’interno del quadro alpino ed europeo che deve vedere, per lui, la nostra provincia in un ruolo attivo per la promozione delle politiche per la montagna anche attraverso il rilancio dell’alleanza con il vicino Alto Adige/Sudtirolo; in secondo luogo ha fissato la necessità di avviare un processo di “riconversione ecologica dell’economia” facendo leva sulla capacità di sviluppare le risorse e le filiere del territorio rilanciando ad un tempo la cooperazione e l’economia civile; infine, ha affermato che servirà un patto fra politica e società dentro il quale si sviluppi una grande attenzione per la persona incentivando politiche di solidarietà, di inclusione e di partecipazione del cittadino.

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