Da garzone a presidente della Famiglia di Pinzolo

I soci della Cooperativa hanno scelto l’ex commesso Ornello Binelli come guida Con 426 voti è stato preferito a Luciano Caola (306) ed Elisabetta Maturi (173)


di Ettore Zini


PINZOLO. Dei tre ha prevalso Ornello Binelli. L’assemblea della Famiglia Cooperativa di Pinzolo, la più grande del Trentino (25 milioni di fatturato), ha eletto il nuovo presidente. Da domani le strategie future saranno prese dall’ex garzone di bottega che ha percorso tutta la scala gerarchica fino alla direzione. Da semplice commesso, con diploma di scuole commerciali a Tione, a funzionario. Passando da responsabile di settore, a direttore della filiale di Campiglio, a dirigente con compiti formativi in Federazione. Un uomo quindi di grande capacità ed esperienza.

Ha sbaragliato con 426 voti: Luciano Caola, che di voti ne ha presi 306 e Elisabetta Maturi Carnèra, (173), 30 le schede bianche, 26 nulle. Due temibili concorrenti che fino all’ultimo hanno cercato di contrastarne la scalata. «Sarò il presidente del dialogo e del confronto - ha detto durante il suo intervento – ma, fin da ora, dico no alle politiche di espansione secondo logiche speculative e di acquisto». La sua nomina, quindi, taglia sul nascere le polemiche portate in assemblea da Giuseppe Ciaghi (per 9 anni alla guida della Coop), all’uscente Mauro Cominotti, accusato - in un accorato intervento - di uscire dal solco di tutti i suoi predecessori: da Vigilio Maffei, a Pio Bruti, a Filippino Maturi. «Sempre a disposizione dei soci e della propria gente, non per gestire potere, nè interessi privati». Motivo della diatriba, dell’unico intervento che ha preceduto i lavori assembleari, l’acquisto dell’immobile nel centro Polifunzionale Le Serre a Giustino, inadatto – secondo Ciaghi - alle politiche della Coop di Pinzolo, che ha già a disposizione proprie strutture adatte ai progetti di sviluppo e contrasto della concorrenza.

Tema, che fotografa la situazione del direttivo uscente. Da 6 mesi in stallo (3 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto) sull’acquisto di un immobile del valore di 4 milioni di euro. Su cui si gioca la partita futura del rilancio della Coop di Pinzolo.

Che la cooperativa rendenese non abbia tempo da perdere, per rimanere con i piedi ben saldi sul mercato, lo ha detto il presidente uscente nella sua relazione conclusiva. Ma ancor di più lo hanno detto i numeri snocciolati dal vicedirettore Luca Pederzolli. 24.818.749 di fatturato e un utile di soli 205.924 euro. «Un margine che non lascia molti spazi. E nonostante la solidità finanziaria dell’azienda che dà lavoro a 100 dipendenti più 50 stagionali, i costi fissi in aumento, impongono la crescita del risultato operativo. Pena il peggioramento della risicata redditività aziendale». Tradotto. La Coop (patrimonio immobiliare 7.059.692, patrimonio netto 8.237.012, benefici soci 646.367) non ha tempo da perdere. E deve mettere in atto tutte le strategie per contrastare l’arrivo sul mercato di nuovi competitori. E qui, entra in ballo il secondo motivo dominante dell’assemblea: l’arrivo a Spiazzo del supermercato Poli. Michele Ongari, sindaco di Spiazzo, che ha a cuore la riqualificazione dell’ex Ille, e quindi del suo paese, ha fatto uscire allo scoperto i candidati. E una verità, finora sottaciuta. Nessuno pregiudizialmente è contrario all’arrivo del Poli. «La concorrenza – dicono - va accettata, non combattuta». Ma finora, il ricorso al Tar è servito da paracadute per mettere la Coop nelle condizioni di attrezzarsi. In futuro, almeno da quanto emerso, nessuno contrasterà più il recupero dell’area dimessa. Quindi l’arrivo della concorrenza alle porte di Pinzolo.

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