Costi della politica, i capigruppo approvano i tagli

Consiglio provinciale: i contributi ai gruppi ci saranno solo per scopi istituzionali, ci sarà una rendicontazione annuale



TRENTO. È stato definitivamente approvato dalla Conferenza dei capigruppo del Consiglio provinciale di Trento il nuovo taglio strutturale ai costi della politica. Già venerdì passeranno al vaglio dell’Ufficio di presidenza del Consiglio. I capigruppo hanno inserito queste modifiche di regolamento - in vista del voto finale - anche nell’ordine del giorno dell’aula, per la prossima tornata del 10 e 11 aprile.

La proposta è stata illustrata dal presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti che si è soffermato «sugli aspetti economici diversi dall’indennità dei consiglieri, posto che per questa è competente la Regione Autonoma e che sul tema è già intervenuta una riforma, operativa dalla prossima legislatura».

Queste le novità nel dettaglio.

Contributi ai gruppi. Si chiarisce che devono essere destinati esclusivamente agli scopi istituzionali e a funzioni di studio, editoria e comunicazione. I movimenti di questo denaro dovranno essere sempre tracciati. La misura dei contributi: 5750 euro all’anno per ogni consigliere (ora ciascun gruppo percepisce invece un contributo di 1440 euro mensili, più 720 euro per ogni consigliere che ne fa parte). E’ soppresso il fondo specifico per consulenze e studi (75.000 euro nel 2013, 150.000 euro nel 2012).

Personale dei gruppi: il Consiglio eroga allo scopo un fondo per i gruppi consiliari, che potranno assumere (a tempo determinato e con regolare contratto di lavoro) un numero di assistenti pari al numero di consiglieri provinciali del gruppo stesso. Il budget assegnato è parametrato per l’assunzione di personale laureato: nell’eventualità di assunzioni meno costose, le somme non spese a fine legislatura dovranno essere restituite al Consiglio.

Rendicontazione da parte dei gruppi. Il capogruppo diventa responsabile delle spese sostenute dal gruppo, di cui deve essere garantita una documentazione contabile. Ogni gruppo redige un rendiconto annuale di tutte le spese effettuate, documento che viene inviato alla Corte dei Conti per l’esame e l’approvazione. Segue pubblicazione sul B.u.r., sul periodico e sul sito web del Consiglio.

Spariscono diarie e indennità per i viaggi dei consiglieri motivati da mandato politico. Rimangono i rimborsi per le missioni fuori Comune di residenza motivate da mandato istituzionale (quindi rappresentanza del Consiglio provinciale) nonché i rimborsi chilometrici per quei consiglieri che risiedono fuori Trento e devono raggiungere la sede del Consiglio o dei gruppi o partecipare alle sedute degli organi consiliari.

Indennità di carica dei componenti l’Ufficio di Presidenza del Consiglio: viene ridotta in coerenza con le disposizioni del decreto legge 174/2012, che prevede il riferimento alla Regione italiana più virtuosa su questo punto.

Sparisce anche formalmente il fondo delle spese riservate alla Presidenza del Consiglio, un budget peraltro mai utilizzato da alcuni anni a questa parte.













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