Contromano sulla Valsugana: «È tutta colpa del navigatore»

Trento. «Tutta colpa del navigatore». Così si è giustificato l’uomo che è stato fermato oggi verso mezzogiorno da un agente della polizia locale Trento Monte Bondone, mentre si immetteva sulla...



Trento. «Tutta colpa del navigatore». Così si è giustificato l’uomo che è stato fermato oggi verso mezzogiorno da un agente della polizia locale Trento Monte Bondone, mentre si immetteva sulla statale della Valsugana contromano. E le indicazioni del navigatore sarebbero state più forti delle indicazioni - chiarisse - dei cartelli stradali che non lo hanno fatto desistere da una manovra che poteva avere conseguenze pensatissime per lui e anche per altri automobilisti. Il tutto è successo, come detto, verso mezzogiorno quando un agente di quartiere della polizia locale di Trento-Monte Bondone mentre si recava a svolgere il servizio di vigilanza alle scuole di Villazzano ha fermato un uomo - italiano e domiciliato a Trento - che, a bordo della propria Fiat Punto, proveniente da Martignano percorreva via Bassano in direzione nord. Superata località Piazzina proseguiva la marcia tenendosi sulla sinistra e - nonostante il divieto inequivocabile imposto dalla segnaletica - si immetteva sulla statale 47 della Valsugana in contromano rispetto agli altri veicoli. Bloccato si è giustificato dicendo che lui si stava limitando a seguire le indicazione che gli arrivavano dal navigatore. Una giustificazione che non lo ha “salvato” dalla multa. Per il codice della strada, chiunque si trovi a percorrere una strada in senso contrario rispetto a quello indicato, «è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 328 a euro 1.311 con decurtazione di dieci punti sulla patente e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi». E questo anche se stava seguendo le indicazioni che arrivavano dal navigatore.













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