Controlli dei Nas sui prodotti con carne equina

Dopo il ritiro dagli scaffali di alcuni prodotti, i carabinieri procedono con prelievi a campione in tutta la regione



TRENTO. E’ notizia di ieri. La Nestlè ha deciso di ritirare dal mercato le confezioni di Ravioli di brasato e Tortellini di carne perché conterrebbero tracce di carne di cavallo senza indicazioni nella confezione. Questo a dimostrazione che lo scandalo della carne equina etichettata come carne di manzo dilaga in tutta l'Europa. Per questo motivo, nei prossimi giorni i carabinieri del Nas di Trento, coordinati dal maggiore Costantino Meloni, daranno il via a una serie di controlli su tutto il territorio regionale.

Insieme ai militari, ci saranno anche gli esperti degli assessorati alla salute dele due provincie per effettuare prelievi a campione. Verranno controllati prodotti pronti che contengono carne (lasagna surgelata, tortellini, per esempio) e la carne usata per fare il Kebab.

Secondo l'Unione europea, che venerdì ha dato il via libera ai controlli in tutti i Paesi membri, la vicenda riguarda 750 tonnellate di carne per più di 4,5 milioni di piatti surgelati venduti in tredici paesi europei. Prodotti contenenti carne equina spacciata per bovina sono stati trovati in Germania, in Svizzera e in Francia, in Norvegia e in Danimarca.

In Austria sono finiti nel mirino degli inquirenti un marchio tedesco che produce tortellini di carne e viene venduto da una nota catena di supermercati, presente anche in Alto Adige. Visto che la provincia è così vicina alla frontiera e spesso e volentieri si vendono sia prodotti di produzione italiana sia di produzione tedesca o austriaca, le verifiche si sono rese necessarie. I controlli dei carabinieri saranno scrupolosi, soprattutto perché nella carne sono state trovate tracce di un farmaco per cavalli, che potrebbe essere dannoso per la salute dell'uomo.

Si tratta del phenylbutazone o '"butene'". La carne in questione - dai primi accertamenti - sarebbe stata prodotta in Gran Bretagna e poi rivenduta a tredici Paesi europei. Questi Paesi, poi, hanno lavorato il prodotto e a loro volta rivenduto ad altri Paesi. Spesso, come nel caso della Nestlè, le aziende destinatarie non sapevano che la carne acquistata contenesse anche una piccola quota, si parla del 4 per cento, di carne equina.

Gli stessi carabinieri non escludono che i prodotti "imputati" siano finiti sulle tavole altoatesine o trentine.

Dopo il via libera arrivato da Bruxelles, le forze dell'ordine, ma anche l'assessorato alla sanità, eseguiranno controlli a tappeto iniziando proprio dai supermercati che vendono prodotti e marchi tedeschi. Fortunatamente, i controlli in Italia sono rigorosi e ne vengono effettuati più di quanti vengano richiesti dall'Unione europea. L'elevato numero di controlli è garantito, tra l'altro, anche grazie al fatto che l'Italia è l'unico Paese che ha a disposizione una sorta di "polizia sanitaria" e cioè i vari nuclei del Nas dei carabinieri.

I carabinieri del Nas, dunque, andranno a controllare i vari prodotti in vendita presso le catene di supermercati e i controlli saranno scrupolosi a tutela dei consumatori della nostra regione.

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