Clima, dopo il corteo  formazione e buon esempio 

Fridays for future. Gli studenti ieri in assemblea per pianificare le prossime azioni  Prima nelle scuole con esperti di clima ed energia, poi in Lungadige a ripulire dai rifiuti


Lorenzo Di Domenico


Trento. L’invasione dello scorso venerdì, che ha coinvolto migliaia di persone per le strade di Trento, non è che l’inizio. Gli attivisti di “Fridays for future” di Trento non hanno infatti la minima intenzione di far finire tutto con la manifestazione di pochi giorni fa, anzi, sono già al lavoro per continuare ad agire in difesa del clima e dell’ambiente.

L’assemblea

È andata in scena nel tardo pomeriggio di ieri, presso lo studentato Mayer di via Giambattista Lampi, l’assemblea settimanale del gruppo, per discutere della manifestazione e dei suoi effetti positivi, così come dei prossimi progetti a breve, medio e lungo termine. Ecco quindi che seduti in cerchio nello studentato si sono ritrovate una trentina di persone di ogni età, fianco a fianco per discutere, confrontarsi ed avanzare proposte.

Partendo proprio dalla manifestazione del 15 marzo i presenti si sono detti più che soddisfatti, al di là della quantità di persone presenti, perché in tanti dopo il corteo si sono fermati a parlare tra di loro in merito a questo tema. Una conversazione che si è poi spostata anche nelle scuole il giorno successivo, in parte anche incoraggiata dai professori, ed ha portato anche a piccoli cambiamenti nelle abitudini dei ragazzi: “Mi ha sorpreso –ha spiegato uno degli studenti delle scuole superiori presenti- perché dal giorno dopo i miei amici hanno iniziato a non buttare le sigarette per terra ma nei cestini”. Non certamente un cambiamento di grandi proporzioni, ma pur sempre un cambiamento e da qualche parte si deve iniziare.

Sono anche arrivati messaggi di supporto da alcuni dei presenti, non parte del movimento, ma sostenitori pronti a dare il proprio appoggio ed un aiuto.

Il tema nelle scuole

Partendo da Filippo Orlando, responsabile dell’Area Meteorologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto, che ha offerto il suo aiuto per portare nelle scuole l’argomento o di organizzare conferenze con esperti, fino ad un insegnante dell’ITET Fontana di Rovereto, che ha portato l’esperienza del suo istituto come possibile spunto per un’azione concreta di riduzione di consumi nelle scuole. In tanti sono intervenuti, con pensieri, spunti e proposte future o meno per continuare a sostenere, nella nostra città, una causa che sta muovendo il mondo intero.

Quello che, invece, avverrà nell’immediato è prima di tutto l’incontro organizzato in quel di Povo domani, che si concentrerà su come ridurre l’uso di combustibili fossili ed in cui interverranno Maurizio Fauri, professore di Elettrotecnica dell’Università di Trento, e Mirco Elena, fisico e ricercatore del Centro per la Cooperazione Internazionale. Un altro esempio di come questo gruppo consideri vitale, prima di tutto l’informazione, per poi poter agire. Di azione vera e propria, invece, si parlerà venerdì pomeriggio, momento per cui gli attivisti di Friday for Future di Trento stanno organizzando un atto concreto per aiutare la nostra città e lo faranno ripulendo parte del Lungadige, continuando, come da nome, la tradizione dei venerdì.













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