l'incidente

Carro ribaltato a Vattaro, dubbi sull’idoneità tecnica

Il procuratore capo Gallina chiede una perizia per capire se la valutazione in fase di collaudo sia stata corretta. Esposto dell’avvocato Bertuol per due ferite


di Luca Marognoli


TRENTO. La Procura della Repubblica di Trento vuole fare chiarezza sul carro carnevalesco che si ribaltò, il 25 febbraio scorso, sulla rotatoria fra Vigolo Vattaro e Vattaro. Un incidente in cui si sfiorò la tragedia: delle 29 persone a bordo, infatti, 26 finirono all’ospedale e per 4 fu emessa una prognosi dai trenta ai sessanta giorni.

La relazione compiuta dai carabinieri e dal Servizio ispettivo dell’Azienda sanitaria ha sollevato dubbi sulla idoneità tecnica del carro a circolare. Dubbi ai quali vuole dare risposta il procuratore capo, Marco Gallina, che ha deciso di nominare un esperto che faccia una perizia sul veicolo, con la formula dell’incidente probatorio, quindi acquisendo degli elementi in fase di indagini preliminari che avranno valore di prova in un eventuale dibattimento.

Obiettivo: stabilire se in sede di rilascio dell’attestato di conformità in fase di collaudo, firmato da un certificatore privato in base alle normative sugli spettacoli, sia stata fatta una valutazione corretta. Come termine di paragone potranno risultare utili le certificazioni compiute per gli altri carri, che secondo la Procura avrebbero presentato anche modalità di ancoraggio più efficaci.

Il libero professionista che ha “collaudato” il carro rimasto poi coinvolto nell’incidente avrebbe preso in considerazione un “carico” di venti persone, molte meno di quelle salite sul mezzo che - va pure sottolineato - al di fuori della sfilata (ossia quando è accaduto l’incidente) non poteva trasportarne neanche una, perché andava considerato come un normale mezzo agricolo assoggettato al Codice della strada.

C’è anche un aspetto giuridico da considerare: l’autorizzazione comunale impegnava gli organizzatori del Carnevale a confrontarsi con le forze dell’ordine sul trasferimento del carro dal luogo di deposito a quello della sfilata, confronto che sembrerebbe non essere avvenuto.

Intanto l’avvocato Roberto Bertuol ha presentato un esposto per conto di due ragazzine rimaste ferite nell’incidente, una delle quali in maniera particolarmente seria e sottoposta ancora a degli accertamenti.

La richiesta formulata è che venga fatta chiarezza sia sulla dinamica del sinistro che su eventuali responsabilità.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano