Bretella ai Fiori, si bonifica la discarica

L’impresa viaggia a “mille” sul crono-programma dei lavori: già asportato il 70% dei vecchi rifiuti della città


di Nicola Filippi


ROVERETO. In via Zigherane, i residenti s’affacciano alla finestra e, ogni santo giorno, seguono in diretta l’avanzamento dei lavori per la costruzione della nuova bretella “Ai Fiori”, il tracciato stradale che collegherà la rotatoria davanti ai vigili del fuoco con quella davanti alla Metalsistem. Ma da una settimana, ci fanno notare, i mezzi di movimento terra dell’impresa che deve effettuare i lavori per la Provincia non si fanno vedere. A creare maggiore curiosità, una distesa di teli di plastica, di colore nero, appoggiati, anzi fissati dagli operai, al terreno. Ma cosa “nascondono” quei teli? Cosa è stato trovato nel terreno? C’è chi parla di bidoni, chi racconta di rifiuti maleodoranti. Ma se facciamo un salto indietro con la memoria, di almeno una quarantina d’anni, si scopre che in quella parte di via Zigherane, dove ora corrono i binari della ferrovia, esisteva una discarica comunale dei rifiuti urbani. E, quarant’anni fa, non c’era la raccolta differenziata spinta. Nel terreno, veniva infilato di tutto, senza tante cortesie. Poi, i sacchi venivano ricoperti di terra. Ed eccoci ai giorni nostri. Il tracciato della nuova bretella stradale corre proprio sopra la vecchia discarica comunale e quei teli neri coprono quella parte del terreno che deve essere ancora bonificata.

«Proprio venerdì pomeriggio abbiamo fatto un briefing con la direzione lavori che sta eseguendo i lavori di bonifica - racconta l’ingegner Luciano Martorano, alto dirigente provinciale e responsabile delle opere stradali e ferroviarie - la ditta ha già eseguito il 65-70% della movimentazione del terreno della vecchia dicarica comunale. Non c’è nulla di diverso da quello che ci aspettavamo di trovare dopo i sondaggi del terreno». Come mai sono stati interrotti i lavori? «Per una questione meteorologica: troppa umidità per la pioggia dei giorni passati e il forte vento, impedivano di lavorare in maniera adeguata». Appena il tempo si ristabilirà, le macchine operatrici torneranno a completare l’opera di bonifica, come stabilito dal progetto approvato dall’Appa. Il materiale viene asportato, quello nuovo viene riposizionato e messo in sicurezza da quattro guaine di protezione, nel gergo tecnico “capping”: «A questo punto non ci saranno più odori di sorta e dispersione di quasiasi sorta», spiega ancora Martorano. «Quanto ai lavori, il cantiere è a regime - conclude - non ci sono ritardi, ma l’impresa ci ha assicurato che accelererà ulteriormente per guadagnare sui tempi di consegna». Entro i primi mesi dell’anno prossimo la nuova bretella “ai Fiori” sarà consegnata alla comunità.

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