TRENTO

Bimba uccisa dalla malaria, indagato un dipendente del Santa Chiara

Dopo le perizie di Procura, Ministero e Apss, il pm Gallina ha iscritto un nome sul registro degli indagati. L'ipotesi di reato è omicidio colposo



TRENTO. C'è un indagato per la morte della piccola Sofia Zago, la bimba di 4 anni di Trento uccisa dalla malaria il 4 settembre scorso. Il procuratore Marco Gallina ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di un dipendente dell'ospedale Santa Chiara, dove la piccola era stata ricoverata. Non è ancora noto il nome dell'indagato.

Le perizie della Procura, del Ministero della salute e dell'Azienda sanitaria erano state concordi nell'affermare che il contagio fosse avvenuto in ambiente ospedaliero. La Procura ha ricostruito la "storia" del ricovero della bimba, soprattutto tramite la documentazione medico-infermieristica raccolta, nella ricerca di prove che portassero ad individuare un possibile responsabile del contagio.

"Abbiamo ritenuto - spiega il procuratore capo, Marco Gallina - che il quadro probatorio fosse sufficiente per focalizzare le indagini in modo da rendere contro noti il fascicolo che era stato aperto contro ignoti. È un passo che intende focalizzare la vicenda storica, per continuare a lavorare. Siamo in una fase dell'inchiesta che coinvolge enormi profili scientifici, oltre che umani".













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»