Baggia: più sinergie per mantenere alti i livelli d’efficienza

La neopresidente di Tn Trasporti e Tn Trasporti esercizio: «Ma la giunta non mi ha scelta per la mia militanza nel Pd»



TRENTO. Fresca di nomina alla presidenza di Trentino Trasporti (Tt) e Trentino Trasporti esercizio (Tte), l’avvocato Monica Baggia ci tiene a separare le decisioni della giunta provinciale dalla propria militanza politica nel Pd, di cui fu candidata alle ultime provinciali (quinta dei non eletti con 1.896 preferenze). E spiega che quattro anni fa, quando l’assessore Pacher la indicò quale membro del consiglio d’amministrazione di Tt, al Pd che pure votava («ma non credo Pacher lo sapesse») non era ancora iscritta. E allora la nomina aveva anche a che fare con le quote rosa. Ora invece, dopo quattro anni di competenze specifiche (che prima non aveva) maturate nel cda, la promozione alla “bipresidenza” si spiega invece con la volontà del suo vice in Tt, Ezio Facchin, di continuare a occuparsi di progettazione e grandi opere in ambito ferroviario senza l’aggravio di impegni amministrativi e istituzionali di rappresentanza.

Due cda diversi ma con le stesse persone: questa la scelta della giunta. Che la neopresidente Baggia intende interpretare così: «Come per tutti, le parole d’ordine sono risparmio, ottimizzazione e contenimento dei costi. Ma siccome operare tagli è difficile, si deve procedere attraverso un percorso di razionalizzazione, per mantenere li attuali livelli di efficienza se non addirittura migliorandoli». Tt e Tte dunque non più a pestarsi reciprocamente i piedi ma ad esempio, a livello di personale invariato, facendo lavorare in maggiore sinergia i rispettivi uffici contabilità, così come altre strutture di gestione ordinaria. Perché, afferma, «in termini di costi gli investimenti strutturali non possono essere separati dal loro successivo esercizio, e viceversa». Chi dall’avvocato Baggia si attende novità nell’approccio gestionale, sappia fin d’ora che queste arriveranno da fronti finora forse poco esplorati: a partire dalla promozione del servizio pubblico da attuare, anche qui, in sinergia con altri settori. «Ecco perché - afferma - ho appreso con stupore dei dubbi di qualcuno circa possibili conflitti di interesse relativi a Marco Cattani». Cioè all’altro suo vice, quello in Tte, già direttore di Trentino Mobilità: «La nostra idea di mobilità è invece costituita proprio da un sistema a più componenti che lavorano sulla base di esigenze diverse ma comunque per un obiettivo generale».

In attesa di sviluppi relativi ad accordi con Rti per il traffico ferroviario lungo l’asse del Brennero, l’attenzione resterà concentrata sulla manutenzione dei treni di Tte e, sulla linea della Valsugana, sul potenziamento dei collegamenti tra la città e Mesiano. Mentre sul fronte del trasporto urbano su gomma, rimane aperto il problema di chi utilizza il servizio senza preoccuparsi di pagare il biglietto: l’obiettivo, conferma Baggia, è ridurre significativamente il tasso di evasione. Mentre la presenza nel cda del sindaco di Predazzo Maria Bosin, afferma, garantirà la giusta attenzione ai servizi turistici oggetto negli ultimi mesi di polemiche per lo scarso livello di operatori di fuori provincia. La scommessa maggiore? «Collaborare con Bolzano per far decollare l’utilizzo di autobus a idrogeno in montagna, a emissioni zero: potrebbe diventare anche un elemento importante dell’offerta turistica». Infine, «benché il periodo sia di vacche magre», concludere il programma di grandi opere: dalla rimessa di Croviana, in dirittura d’arrivo, alla nuova officina per i treni a Spini».













Scuola & Ricerca

In primo piano