il caso

Autista d’autobus aggredito da tre ragazzi

Plotegher (Trentino trasporti): «É il terzo caso in poche settimane in Vallagarina, c’è molta preoccupazione»



ROVERETO. Un altro autista di Trentino Trasporti malmenato, e stavolta da tre ragazzini minorenni che lo hanno spintonato e spinto a terra mentre l’automezzo era al capolinea. I tre ragazzini, di età compresa tra i 15 e i 17 anni,erano saliti a Villa Lagarina su un bus della linea 3 e arrivati a Pedersano pretendevano di essere riportati subito a Villa, malgrado l’orario prevedesse che il mezzo poteva ripartire solo mezz’ora dopo. Al diniego dell’autista, lo hanno insultato e strattinato, facendolo cadere in malo modo e poi dileguandosi. Due di poro sono stati poi fermati e identificati dai carabinieri mentre cercavano di scendere a valle attraverso strade interpoderali. Ora l’autista ha un braccio rotto e i colleghi sono preoccupati per il clima che si è venuto a creare per chi lavora nel trasporto pubblico. «Di questo episodio abbiamo parlato molto tra di noi. Sono casi sempre più frequenti - spiega un autista che preferisce rimanere anonimo - e c’è crescente preoccupazione per il proliferare di episodi simili. É già il terzo che si verifica in pochi mesi dopo i casi di Mori e di Isera. Dopo le 19 tutte le corse sono divenute a rischio, e se uno di noi abbozza una reazione rischia di venire condannato per lesioni. É una situazione difficile per noi. Siamo poco tutelati, ci vorrebbe come minimo una cabina blindata attorno al conducente».

Meno drastico, ma comunque preoccupato, è il capozona di Trentino Trasporti Carlo Plotegher: «Ho sentito il nostro autista, è stato umiliato, offeso e strattonato da questi ragazzini terribili, che peraltro si erano già distinti per arroganza e maleducazione con gli altri viaggiatori della linea 3. Per questo motivo erano stati redarguiti dall’autista e forse ciò ha offerto loro un precedente per aggredirlo poco dopo». La frequenza con cui si verificano episodi del genere è aumentata, ammette Plotegher. «É un fenomeno che non riguarda solo la Vallagarina, accade sovente nelle metropoli, ma è preoccupante che anche da noi si inizino a emergere casi simili. Un tempo erano casi isolati. Ora si ripetono spesso. E sono veri traumi per i nostri dipendenti. L’autista aggredito qualche settimana fa a Isera ha chiesto di essere trasferito ad altro servizio, piuttosto che rischiare ancora la propria incolumità».

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