Per i fatti al Brennero nel 2016 

Anarchici, 59 imputazioni

Trento. Sono 59 i capi d’imputazione con cui la Procura della Repubblica di Bolzano ha depositato richiesta di rinvio a giudizio a carico di 63 anarchici accusati di aver partecipato al pomeriggio di...



Trento. Sono 59 i capi d’imputazione con cui la Procura della Repubblica di Bolzano ha depositato richiesta di rinvio a giudizio a carico di 63 anarchici accusati di aver partecipato al pomeriggio di guerriglia urbana organizzata al Brennero il 7 maggio di tre anni fa. Come si ricorderà la manifestazione era stata indetta da gruppi estremisti antagonisti per protestare contro la paventata costruzione di una barriera anti migranti da parte austriaca al valico del Brennero. La manifestazione richiamò al Brennero decine e decine di aderenti ai gruppi vicini all’area anarchica dall’Italia e dall’estero. Per il Brennero fu un pomeriggio d’inferno. Sulla base dei filmati girati dalle forze dell’ordine (e i successivi fermi) ora in 63 debbono affrontare il procedimento con capi d’imputazione pesanti tra cui devastazione e saccheggio. Tra gli inquisiti ci sono anche cinque aderenti al gruppo anarchico trentino che si trovano in carcere dopo le le ordinanze di custodia cautelare emesse tre settimane. Si tratta di Luca Dolce, Roberto Bottamedi, Giulio Berdusco, Agnese Trentin e Andrea Parolari. Come detto complessivamente gli inquisiti che finiranno davanti al giudice dell’udienza preliminare il 12 aprile sono 63. Sotto il profilo delle imputazioni le posizioni sono differenziate. Oltre al reato di devastazione e saccheggio in molti sono accusati di “radunata sediziosa” con “ostilità e ribellione verso le pubbliche istituzioni e pericolo per l’ordine pubblico”, interruzione di pubblico servizio, lesioni personali, danneggiamento e furto (ai danni di Rfi).

Tra le parti lese il Comune di Brennero, A22, Ferrovie e Ministero dell’Interno (rimasero feriti 17 agenti). (MA.BE.)













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