Al mercatino delle pulci stop alle iscrizioni: è boom

Tra i primi del nord Italia, attira sempre più partecipanti: «Grazie alla storicità e alla collocazione di prestigio». La giunta: se ne riparla dopo il 31 dicembre


di Gianluca Marcolini


ARCO. Altro che shopping nelle boutique di via Montenapoleone a Milano o in quelle di via Condotti a Roma: oggi vanno di moda gli acquisti sulle bancarelle del mercatino delle pulci di Arco. Talmente di moda da obbligare l'amministrazione comunale a sospendere le iscrizioni mensili: da qui a fine anno niente più posti liberi per gli espositori. Un successo incredibile per il mercatino delle pulci più affollato di tutta la provincia, tra i primi nel nord d'Italia. In questi mesi di stagione turistica, nei sabati di apertura al pubblico, si sono sempre contate moltissime persone passeggiare fra le bancarelle, intente ad acquistare oggetti vintage, pezzi di arredamento, lavori d'artigianato, abiti.

Nel giro di qualche anno l'iniziativa arcense è cresciuta in maniera esponenziale: dal 2005 ad oggi si è passati dalle 170 iscrizioni, con una media mensile di una cinquantina di partecipanti, alle 350 attuali, in continua crescita, con picchi di 132 partecipanti effettivi, in larga parte provenienti da fuori provincia (in particolare Asti, Venezia, Vicenza, Milano, Parma, Padova, Bolzano). Nell’ultimo mercatino di giugno, addirittura, si sono registrati non pochi problemi gestionali, in particolare per il gran numero di automezzi ad affollare il centro e anche per le tensioni creatasi fra i tanti venditori (132) in attesa dell'assegnazione del posto.

«Considerato l'alto numero di prenotazioni già pervenute all'Ufficio commercio del Comune – fa sapere l'amministrazione – ovvero 280 per settembre, 275 per ottobre, 188 per novembre e 146 per dicembre, e considerato che le edizioni di novembre e dicembre dovranno tenersi (per via del mercatino di Natale) in viale delle Palme, quindi con meno spazio espositivo a disposizione, si è deciso di sospendere le iscrizioni fino al prossimo 31 dicembre». «Molto del successo del mercatino delle pulci di Arco dipende dalla storicità dell'iniziativa – spiega l'assessore al commercio Roberto Bresciani – dalla sua collocazione di prestigio e anche dalla crisi economica che favorisce questa tipologia di scambi commerciali. La decisione di chiudere le iscrizioni nasce dalla volontà di non creare disagi agli espositori, soprattutto a quelli provenienti da fuori zona, per evitare che se ne debbano tornare a casa dopo essersi sobbarcati un lungo viaggio. Non possiamo neppure pensare di ampliare l'area espositiva visto che già oggi le bancarelle occupano tutto lo spazio disponibile in centro, eccezion fatta per la zona davanti alla chiesa».

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