IL CASO

Accattonaggio vietato in città: scoppia la polemica sulla multa

Il provvedimento proposto dai capigruppo in consiglio comunale. Antonia Romano, consigliera comunale di Altra Trento a sinistra, attacca il Pd: "Ormai segue gli umori predominanti"



TRENTO. Il divieto di accattonaggio proposto dai capigruppo in consiglio comunale non è ancora in vigore ma già fa scoppiare la polemica.

"Contrasterò in ogni luogo, con ogni mezzo pacifico, con tutte le mie forze, con le persone che insieme a me ancora credono che un'altra politica è possibile, questa ultima dimostrazione di resa incondizionata del centrosinistra alle destre populiste e al neoliberismo, unico vero responsabile dell'impoverimento della società".

Ad affermarlo è Antonia Romano, consigliera comunale di Altra Trento a sinistra, componente del coordinamento nazionale di Potere al popolo, dopo che «la commissione capigruppo ha preso in esame il dispositivo, proposto dal sindaco come documento di sintesi tra varie posizioni politiche, che vieterà l'accattonaggio in città».

«Oltre a porre in evidenza l'assurdità della sanzione amministrativa a chi chiede l'elemosina - spiega Romano - esprimo contrarietà e disappunto verso un provvedimento che conferma la deriva ormai inarrestabile del Pd, dell'intero centrosinistra, la sua irreversibile mutazione genetica che porta i suoi rappresentanti a inseguire gli umori predominanti, adeguatamente alimentati, piuttosto che rimanere coerenti ai loro enunciati e non sempre praticati valori. Lo stesso utilizzo della parola accattonaggio al posto di elemosina ha il suo peso nel nascondere quella che è ormai a tutti gli effetti una guerra dichiarata alla solidarietà spontanea non istituzionalizzata, non di sistema».

«Il tempismo - conclude - con cui il sindaco ha fatto coincidere la discussione della norma che sta tanto a cuore alle destre di minoranza e di maggioranza con la discussione sul bilancio, con evidente captatio benevolentiae, rende ancora più palese la disumanizzazione della politica, ormai avvezza solo a  racimolare consensi per la prossima imminente conta di voti».













Scuola & Ricerca

In primo piano

Turismo

Lago di Garda da sogno: sei hotel d’eccellenza per le Chiavi Michelin

Il premio “due Chiavi” al 5S Limone Eala My Lakeside Dream inaugurato nel 2021. “Una Chiave” Michelin per Vivere Suites & Room di Arco, Lido Palace di Riva del Garda; Lefay Resort & Spa Lago di Garda di Gargnano, Villa Cortine di Sirmione ed a Torri del Benaco il Cape of Senses.


Daniele Peretti