LA PROTESTA DEI COBAS 

«Texbond non programma le chiusure, ferie a rischio»

ROVERETO. La protesta porta la firma dei Cobas, che evidenziano il problema delle ferie interno alla Texbond, azienda controllata dal fondo finanziario Hig Europe, dove i dipendenti, attraverso la...



ROVERETO. La protesta porta la firma dei Cobas, che evidenziano il problema delle ferie interno alla Texbond, azienda controllata dal fondo finanziario Hig Europe, dove i dipendenti, attraverso la Rsu, hanno esposto all’azienda il problema delle ferie per chiusura degli impianti. Ad oggi, spiegano i Cobas, non c’è stata alcuna comunicazione sulle date e tanto meno sono state concordate con la rappresentanza sindacale, mentre per legge dovrebbero essere stabilite con la Rsu entro febbraio. Il tema era stato sollevato più volte dalla Rsu, l’ultima con una missiva del 3 luglio, che come le precedenti non ha ricevuto alcuna risposta. Ciò pone i dipendenti in uno stato di assoluta incertezza e nella completa impossibilità di programmare le proprie vacanze. «Le fermate per ferie collettive - aveva sottolineato la Rsu a inizio luglio - sono previste dalla norma contrattuale per tre settimane tra i mesi di giugno e settembre e una settimana a fine anno. L’eventuale esigenza di effettuare una fermata collettiva estiva di due settimane può essere valutata e concordata annualmente al momento della definizione del calendario delle fermate, entro febbraio». La Rsu contesta dunque all’azienda il mancato rispetto dell’accordo aggiunge come lo stesso comportamento era stato adottato da Texbond nel 2017 «mettendo sia allora che nell’anno in corso in seria difficoltà i dipendenti. Com’è noto, conoscere all’ultimo momento la data delle ferie causa un notevole disagio sia di programmazione familiare che di aggravio delle spese». Ma neanche dopo l’ultimo sollecito dellla Rsu l’azienda ha risposto. E ora i dipendenti valutano con i Cobas azioni più decise per far rispettare gli accordi aziendali sulla chiusura degli impianti.













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