IL DRAMMA

Schianto in scooter, muore papà 

L’incidente alle 18 sulla Destra Adige. Salvo il figlio di 17 anni che viaggiava sul sellino posteriore. Roberto Fontana, 51 anni di Pomarolo è morto sul colpo sbattendo la testa sul guardrail. Stavano tornando dal campo di Mori, dove il ragazzo aveva giocato a calcio tutto il giorno



ISERA. Erano circa le 18 e i due stavano tornando dal campo di calcio di Mori, dove il ragazzo, Davide Fontana aveva appena giocato tre partite con la rappresentativa della Nuova Alta Vallagarina per il Torneo della Pace. Alla guida dello scooter, un vecchio Honda Pantheon 150, il padre Roberto, 51 anni, che lo seguiva sempre durante le partite da bordo campo. Sul sellino posteriore, il ragazzo, con la sacca del materiale sportivo. Non andavano veloce, e non potevano nemmeno, visto il mezzo poco potente. Ma giunti alla curva del Mossano, appena scollinato, Roberto Fontana ha perso il controllo dello scooter ed è uscito di strada, finendo verso l’esterno della curva e andando a sbattere contro la cuspide del guardrail, quasi nello stesso punto dove, il 21 settembre scorso in un incidente molto simile, aveva perso la vita il moriano Eros Cescatti.

Schianto a Isera, scooter con a bordo padre e figlio vola fuori strada: muore 51enne

L'uomo, di Pomarolo, è morto sul colpo dopo essere finito contro il guardrail (foto di Matteo Festi). L'ARTICOLO

L’urto non è stato violentissimo, ma mentre lo scooter Honda è passato sotto il guardrail, Roberto Fontana ci ha sbattuto la testa contro, ed è rimasto lì, immobile, nella scarpatina a bordo strada. Il figlio, contuso e disperato, ha iniziato a chiamarlo, ma lui non rispondeva. Intanto altri genitori di ritorno dal campo di Mori sono arrivati sul posto e hanno assistito alla straziante scena. Qualcuno ha chiamato i soccorsi e nel giro di pochi istanti sul posto c’erano l’ambulanza di Trentino emergenza con l’auto sanitaria e l’elicottero del 118, atterrato in prossimi tà della curva. Il medico rianimatore ha tentato di tutto per far rinvenire il povero Roberto Fontana, ma non c’è stato nulla da fare. L’urto ha provocato un forte rigonfiamento del cranio, tanto che i soccorritori hanno dovuto spaccare il casco prima di iniziare le manovre di rianimazione. Il ragazzo intanto è stato preso in cura dai sanitari, che lo hanno imbarcato sull’elicottero per trasportarlo all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è grave, ma lo choc che ha riportato va ben al di là delle contusioni.

La provinciale della Destra Adige è stata chiusa dai vigili del fuoco dalla rotatoria di Cornalé fino a Ravazzone e il traffico è stato deviato per consentire i soccorsi e i rilievi, a cura dei carabinieri che sono arrivati poco dopo con una pattuglia. Il corpo di Roberto Fontana è stato coperto con un lenzuolo mentre i militari procedevano, registrando a verbale le testimonianze degli automobilisti sopraggiunti subito dopo l’incidente, tra cui appunto compagni di squadra del ragazzo con i loro genitori.

È stato chiamato il Soccorso Aci Simonini per recuperare lo scooter, mentre la salma è rimasta nella scarpata in attesa che il magistrato di turno, il sostituto procuratore Fabrizio De Angelis, concedesse il nulla osta alla rimozione della salma.

Intanto la voce della disgrazia si è sparsa tra le squadre del Torneo della Pace, destando profonda tristezza. Oggi la Nuova Alta Vallagarina ritirerà la squadra dal torneo, ma sarà comunque in campo in segno di vicinanza alla famiglia. Roberto Fontana lascia la moglie, la figlia Jessica e Davide, che per il momento rimane ricoverato in ospedale a Trento, dove i medici lo stanno sottoponendo ad accertamenti clinici.

 













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