RIVA

Marco, tramonta la pista in valle di Concei. Sub di nuovo in azione

Utilizzati i cani molecolari, dopo la segnalazione. Le ricerche a Locca non hanno dato esito. Le telecamere avevano anche ripreso il sedicenne sulla Ponale venerdì pomeriggio. Nei giorni scorsi il vertice dei soccorritori, le ricerche in forra e, prima, l'appello dei compagni.

LE RICERCHE CON IL DRONE-SUB



RIVA. È tramontata nel pomeriggio di ieri l’ipotesi che Marco Boni, lo studente liceale di Tione scomparso da dieci giorni, potesse trovarsi in valle di Concei. Le battute di ricerca, partite immediatamente dopo la segnalazione arrivata a mezzogiorno di sabato da una donna di Enguiso, non hanno dato alcun esito, ma ieri i soccorritori hanno voluto fare un’ulteriore verifica portando sul luogo della segnalazione con l’ausilio dei cani molecolari, animali addestrati a seguire anche la minima traccia di passaggio.

L’esito è stato negativo e a questo punto gli inquirenti ritengono che la segnalazione - pur in buona fede - non possa essere presa in considerazione.

Da oggi si è continuato dunque a cercare nel lago. Ieri il rov, ovvero il sommergibile dotato di telecamere che viene utilizzato per le ricerche in acqua, non è potuto entrare in azione a causa del maltempo, ma oggi i vigili del fuoco del corpo permanente hanno ripreso le ricerche, che si concentrano nell’area a picco del Belvedere, l’ultimo punto dove con certezza si trovava Marco Boni.

Marco è stato ripreso venerdì 16 febbraio dalle telecamere Apm di piazza Garibaldi e di piazza Catena, successivamente è stato l’impianto di videosorveglianza di un privato a riprenderlo mentre imboccava il sentiero della Ponale in direzione del Belvedere: erano le 14 e 47 minuti. C’è anche un testimone, un uomo che lo ha visto arrivare fino alla barriera allestita per delimitare il cantiere della Ponale. Marco ha prima cercato di aprire la barriera: non riuscendovi è tornato verso Riva, salvo poi cambiare idea e tornare sui propri passi, in direzione del Belvedere. Da quel momento più nulla: dalle 15.15 il cellulare si è sganciato dalla cella della Rocchetta.













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