RIVA

Marco, una segnalazione da Concei

Una donna ai carabinieri: «L’ho visto». Le ricerche si sono concentrate a Locca e nella valle, ma non hanno dato esito. Le telecamere dell’Excelsior avevano anche ripreso il sedicenne sulla Ponale venerdì pomeriggio. Nei giorni scorsi il vertice dei soccorritori, le ricerche in forra e, prima, l'appello dei compagni.

LE RICERCHE CON IL DRONE SUBACQUEO



RIVA. Ieri, verso mezzogiorno, si è aperto improvvisamente un nuovo fronte nelle ricerche di Marco Boni, lo studente sedicenne di Tione scomparso ormai da più di una settimana. Una donna di Enguiso, mentre si trovava in auto all’altezza del centro sportivo di Locca, in via Doghen, ha incrociato un giovane che procedeva a piedi in direzione di Bezzecca e che corrisponderebbe alla descrizione dello studente scomparso. La donna ha subito chiamato i carabinieri e dal quel momento è stata avviata la macchina dei soccorsi, con la centrale operativa allestita nella caserma dei vigili del fuoco volontari di Concei.

I militari del posto, supportati dai vice ispettori distrettuali dei vigili del fuoco Renato Santi e Lorenzo Righi e con il dirigente del commissariato di Riva, Giuseppe Grasso, hanno organizzato le ricerche alle quali hanno partecipato 25 pompieri volontari dei corpi di Concei, Bezzecca e Pieve di Ledro. I pompieri si sono mossi “a pettine”, battendo prati, boschi e casolari della zona. Nel tardo pomeriggio sono state anche notate impronte nella neve, relativamente fresche e non attribuibili a scarponi da montagna (Marco al momento della scomparsa indossava un paio di stivaletti), che portavano in direzione di malga dei Guì, a quasi 1.500 metri di quota. A quel punto è stato allertato il soccorso alpino di Ledro, che ha raggiunto la malga (tra l’altro dotata di bivacco invernale), ma non è stata trovata alcun traccia di un possibile passaggio di Marco.

La segnalazione è stata presa in considerazione non solo perché arrivata da una persona ritenuta attendibile, ma anche perché coerente con la direzione che ha preso Marco prima di scomparire, ovvero il sentiero della Ponale. Le ricerche in valle di Concei sono state interrotte ma oggi probabilmente la donna verrà risentita per valutare ancora una volta la segnalazione. Se qualcuno che non è Marco Boni dovesse riconoscersi nella persona che era in via Doghen ieri verso mezzogiorno, è importante che lo comunichi alle autorità.

Ieri, nel frattempo, sono proseguite le ricerche nel lago con la telecamera subacquea, nella zona del Belvedere, dove ci sono le ultime tracce certe del passaggio di Marco Boni, ripreso dalla telecamere di un privato alle 14.47 di venerdì 16 febbraio mentre saliva. C’è anche un testimone, un uomo di origine albanese che si nota nel video non distante da Marco. L’uomo, identificato dagli agenti del Commissariato, ha confermato agli inquirenti di averlo visto: il sedicenne - ha raccontato - ha raggiunto la barriera del cantiere della Ponale: non potendo passare si è girato ed è prima andato verso Riva, per poi tornare sui proprio passi e tornare nuovamente verso il Belvedere. Da quel momento non si sa più nulla e anche il cellulare risulta muto.

Ieri il soccorso alpino di Riva ha fatto numerose calate sulla parete del Belvedere proprio per cercare eventuali tracce (in particolare tra la vegetazione) di caduta dall’alto, ma non è stato trovato nulla.

Le ricerche nel lago proseguiranno ancora, probabilmente non oggi a causa delle condizioni meteo che renderebbero complicate le manovre della telecamera subacquea del pompieri permanenti di Trento. (g.f.p.)













Scuola & Ricerca

In primo piano