MIGRANTI

"Ripristinare i controlli al Brennero sarebbe un disastro economico"

Il ministro dei Trasporti austriaco Norbert Hofer: la stima è di 100 euro persi a camion per percorso alternativo. Primi controlli dal 9 al 13 luglio



VIENNA. In termini economici, ripristinare i controlli al Brennero, «sarebbe certamente un disastro». Così il ministro dei Trasporti austriaco Norbert Hofer, che stima una rimessa «di cento euro per ogni camion» che sceglie un percorso alternativo.

«Non sappiamo ancora se la coalizione» in Germania «sarà d'accordo» sulle misure annunciate, spiega Hofer, che potrebbero avere un effetto domino.

«L'Austria condivide con la Germania l'obiettivo» di respingere i migranti verso il Paese di primo ingresso dove sono stati registrati. «Ora vediamo cosa vuole fare» Berlino «poiché non è ancora chiaro. In ogni caso non chiuderemo alcun accordo che appesantirà» la pressione sull'Austria. Così il cancelliere Sebastian Kurz parlando al giornale radio del mattino, che aggiunge: «Le misure annunciate ieri» dalla Germania «per le frontiere meridionali, significano che i controlli saranno intensificati».

Scatteranno in luglio e in settembre dei controlli alla frontiera austro-tedesca e austro-italiana del Brennero già previsti per un periodo limitato di tempo: non si tratta di misure prese in risposta all'accordo tedesco sui migranti ma di provvedimenti pianificati da tempo con il consenso di Bruxelles, come ha specificato un portavoce del ministero degli Interni austriaco oggi a Vienna.

I controlli di frontiera - che saranno operativi dal 9 al 13 luglio e dal 17 al 21 settembre - sono stati pianificati per il mantenimento della sicurezza durante gli eventi ministeriali organizzati dalla presidenza austriaca del Consiglio europeo che si terranno a Innsbruck e a Salisburgo













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