Ecco il nuovo Tonini, tra applausi e fischi 

Apprezzamento ma anche perplessità a Baselga di Piné alla presentazione del progetto per la ricostruzione del rifugio


di Giannamaria Sanna


BASELGA DI PINÉ. Una folla sorpresa e silenziosa ha seguito con molta attenzione la presentazione del nuovo Rifugio Tonini Spruggio, giovedì sera al Centro Congressi Piné 1000, da parte del progettista Riccardo Giacomelli. Sui visi di molti dei presenti, si leggeva lo stupore, non un giudizio completamente negativo, non almeno in tutti, ma sicuramente nella memoria c’era il ricordo un po’ poetico del vecchio Tonini, con i fiori alle finestre, mentre il rendering, invece, ha fatto vedere un edificio moderno, efficiente e funzionale. Molta l’attesa di conoscere nei particolari la nuova costruzione e per alcuni che la vedevano per la prima volta c’è stata un po’ di delusione, mentre per il sindaco, consiglieri e anche per Chiara Tonini, che già avevano visto e sentito il perché di questa nuova costruzione, il progetto è piaciuto e molto.

Gli interventi dei numerosi presenti, accorsi per la serata di presentazione, sono stati di curiosità sui materiali che saranno impiegati, sulla possibilità di accesso, sulla data d’inizio della costruzione. Importanti le osservazioni della consigliera di minoranza, Graziella Anesi, la quale si è meravigliata che una nuova costruzione, che ha previsto la piazzola dell’elicottero, non abbia pensato a un accesso anche alle persone con delle disabilità.

«I gradini della scala di accesso, come i locali dei bagni molto limitati - ha osservato Anesi - non sono stati pensati per chi ha bimbi piccoli o è diversamente abile». Il progettista e la presidente di Sat Anna Facchini nella risposta hanno lasciato intendere che qualcosa potrà essere fatto. Apprezzata da molti la sensibilità dimostrata dalla direzione di Sat di presentare il progetto in anteprima sull’altopiano e la capacità di condivisione anche con gli enti territoriali al fine di predisporre un progetto partecipato e accessibile agli amanti della montagna e, come hanno evidenziato tutti, alle famiglie trentine e dei tanti turisti.

Sorgerà sulla stessa area, leggermente ampliata, e utilizzando i materiali, anche striati dal fuoco dell’antico Rifugio Spruggio Tonini, il tanto atteso “simbolo” della comunità pinetana e della gente che “va in montagna”. Mattia Giovannini, presidente della sezione Sat di Baselga di Piné, ha introdotto i lavori spiegando la filosofia che ha assistito, commissione dei lavori e progettista, nel pensare alla ricostruzione del rifugio bruciato completamente in una notte terribile di fine dicembre del 2016. E’ stato un iter di condivisione, ha proseguito, perché abbiamo coinvolto tantissime persone, con incontri, assemblee e tavole rotonde; costruttivo, che ci ha permesso di crescere non solo come numero di soci, ma di maturare come persone; di funzionalità, perché abbiamo guardato al confort di chi viene ospitato, ma soprattutto di chi ci lavora e non ultimo di convinzione. Questo tipo di proposta rispecchia i nostri gusti, i gusti del progettista e della gente di montagna e riteniamo di aver ideato un rifugio accogliente e funzionale per le nuove esigenze di questi fruitori. Anna Facchini, che è diventata presidente della Sat nel 2018, ha capito attraverso le principali tappe che ha seguito, l’importanza della ricostruzione di questo rifugio-simbolo della comunità trentina e auspica che i tempi burocratici siano ridotti al minimo per iniziare i lavori e aprire al più presto, nel 2022, la struttura. Roberto Bertoldi ha raccontato i momenti importanti del Rifugio Tonini, ricordando i lavori di rinnovamento che la Sat aveva fatto nel 2009/10, le cause dell’incendio che sono dovute al forte vento, alla siccità del periodo e banalmente a una scintilla che uscendo dal camino, pulito, ha incontrato della resina sulle scandole innestando un incendio che nessuno è riuscito a domare. Ha raccontato delle misure adottate per la messa in sicurezza delle macerie e alla teleferica, alle linee guida impartite al progettista, alle varie iniziative che si sono succedute da parte di associazioni e privati per aiutare nella ricostruzione, all’aiuto di Itas, di Cai centrale, ai vari passi che si sono fatti e si stanno facendo per ottenere, mutui e licenze edilizie in breve tempo. L’arrivederci per tutti è alla grande festa d’inaugurazione nell’estate del 2022, con il Rifugio Tonini riaperto alla sua comunità.













Scuola & Ricerca

In primo piano