Sei incontri sulle fragilità Dal cibo al gioco, all’alcol 

Scuola di ecologia familiare. Ad organizzarla in collaborazione con la Caritas l’Acat della Valle di Non. Le serate, aperte e gratuite, sono tutte a Sarnonico a partire da martedì prossimo 


Giacomo Eccher


Sarnonico. L’Acat (Associazione club alcologici territoriali) della valle di Non “Insieme per una vita migliore” organizza in novembre, nei giorni di martedì e giovedì alle 20 una serie di sei incontri sotto il titolo di “Scuola di ecologia famigliare”.

I temi di cui parlare non mancano: da alcol, fumo e altre droghe al gioco d’azzardo, i conflitti, il lutto, la solitudine, i disagi esistenziali. Gli incontri si terranno nella sala delle associazioni del municipio di Sarnonico a partire da martedì prossimo. Le altre date sono il 7, 12, 14, 19 e 21 novembre, stessa sede. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la Caritas decanale di Fondo, la Comunità di valle, il Comune di Sarnonico e il Centro Alcologia Antifumo e altre fragilità di Cles e Mezzolombardo.

L’assessore Noldin

Mercoledì a Cles, nella sede della Comunità valle di Non, la presentazione del ciclo che – ha spiegato l’assessora Carmen Noldin – si inserisce perfettamente nel piano sociale di comunità con un grande apporto di valore educativo e anche di prevenzione. «Consente infatti di intercettare bisogni che spesso sono latenti ma sempre più diffusi e che vanno affrontati coinvolgendo le famiglie, un metodo che si è affermato nei club alcologici e che è efficace anche per le altre fragilità». A presentare la serie di incontri della Scuola di Ecologia Famigliare è stato Angelo Pinamonti, presidente dell’Acat val di Non, un organismo con sede a Segno, all’ultimo piano del museo chiniano, che ha recentemente festeggiato i 35 anni di attività ed a cui fanno riferimento i 10 Acat territoriali operanti in valle di Non e i due Cef (anagramma che sta per Club di ecologia famigliare attivi a Cles e Tuenno. «Uno dei nostri obiettivi è trasformare gradualmente gli Acat in Cef, sigla che meglio riassume obiettivi e contenuti del progetto di auto mutuo aiuto che va a coprire fragilità che vanno ben oltre il fumo e l’alcol, problematica quest’ultima che fortunatamente appare in calo, mentre crescono altre dipendenze altrettanto insidiose per il benessere delle famiglie.

I temi

Tra le attività dei Cef (che si punta a diffondere anche in Alta valle) c’è appunto la scuola di ecologia famigliare. «Negli incontri si parlerà di salute e benessere, di stili di vita e di relazione, di approccio ecologico sociale con il metodo Hudolin di cui abbiamo sperimentato gli effetti positivi nei club alcologici. Ma anche di gioco d'azzardo, alimentazione e attività fisica. Disagi esistenziali, appartenenza etnica, diversità di orientamento sessuale… Insomma di tutto» - ha aggiunto il segretario dell'Acat Val di Non, Renzo Bruni. Agli incontri di volta in volta ci saranno relatori e motivatori con esperienze personali nelle varie tematiche, anche se non è previsto un programma specifico di serata. All'iniziativa, come detto, collabora la Caritas decanale di Fondo: «Siamo attivi sul territorio altoanuniese con 30 volontari e di questi almeno 20 saranno presenti agli incontri: è importate per conoscere e poter aiutare le fragilità di vario genere che tocchiamo quasi quotidianamente con mano» - ha detto Elio Covi, referente per l'associazione che ha sede a Sarnonico nell’ex canonica.

Per i corsi informazioni e iscrizioni si raccolgono al Centro alcologia antifumo e altre fragilità a Cles, 0463 660282 (e-mail: servalcvaldinon@apss.tn.it ) o all'Acat Val di Non a Segno di Predaia, via E. Chini, (e-mail acatavaldinon@gmail.com.) L’iscrizione e la partecipazione sono libere e gratuite.















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