Malé, la clinica di Pizzolla per aprire attende solo l’“ok”

Malé. Favorire la sinergia pubblico-privato, sul modello di Rovereto, per garantire anche alla Val di Sole un ampliamento dei servizi sanitari specialistici. A Malé l’ambulatorio del dottor Pizzolla,...



Malé. Favorire la sinergia pubblico-privato, sul modello di Rovereto, per garantire anche alla Val di Sole un ampliamento dei servizi sanitari specialistici. A Malé l’ambulatorio del dottor Pizzolla, medico e direttore e amministratore unico della società Alp Trauma Clinic, è pronto ad aprire da diversi giorni: per dare il via alla sua attività si attende solamente l’autorizzazione da parte della Provincia.

A spingere per il via libera c’è anche il consigliere provinciale Claudio Cia. «Auspico vivamente che questo progetto possa essere autorizzato quanto prima – sono le sue parole – per garantire ai cittadini del Comune di Malè e delle zone limitrofe, distanti dai centri ospedalieri, un servizio sanitario di qualità e all’avanguardia». Lo studio offrirà infatti servizi di risonanza magnetica e altri esami con attrezzature moderne ed efficienti, mirando all’integrazione delle strutture socio-sanitarie territoriali. L’intenzione è quella di ridurre le complicanze e i disagi dovuti ai lunghi tempi di attesa e agli spostamenti che, in virtù delle raccomandazioni nazionali e provinciali contenute anche nella recente ordinanza del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, sono altamente sconsigliati.

«Proprio per garantire il pieno diritto alla salute di ciascuna persona – aggiunge Cia – è bene riconoscere l’importanza e la necessità da parte della sanità pubblica di interagire con le strutture sanitarie private presenti sul nostro territorio, per affrontare le esigenze relative allo stato di emergenza della sanità locale in presenza dell’epidemia da Coronavirus».

In quest’ottica è da evidenziare il provvedimento, approvato con delibera della giunta provinciale, che permette ai chirurghi di ortopedia dell’ospedale di Rovereto di utilizzare al 50% le sale operatorie della Casa di cura Solatrix. «Questo eviterà di sospendere l’attività chirurgica durante la ristrutturazione dell’ospedale – sottolinea il consigliere provinciale – e punta a potenziare e integrare l’offerta sanitaria trentina avviando l’iter di autorizzazione e di accreditamento con Solatrix in questi settori. Ben vengano perciò iniziative private, anche se non necessariamente convenzionate, come ambulatori o cliniche accreditate con la Provincia in un’ottica di ampliamento dei servizi sanitari specialistici».

La speranza, dunque, è che anche Malé possa avere, grazie alla collaborazione pubblico-privato, un servizio sanitario integrativo efficiente e affidabile. F.B.













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