La bonifica Valgranda può partire 

Ville d’Anaunia, strada spianata per il Cmf: la deroga urbanistica approvata anche dalla Provincia


di Giacomo Eccher


VILLE D’ANAUNIA. Il 14 febbraio il via libera, a maggioranza, del consiglio comunale e venerdì scorso la deroga urbanistica alla bonifica Valgranda del Cmf di Tuenno è diventata esecutiva con l’approvazione della giunta provinciale. L’iniziativa - di cui abbiamo scritto molto in questi ultimi mesi - nel suo complesso è finalizzata alla creazione di un’area omogenea di circa 8 ettari da destinare alla frutticoltura biologica che comprende una fascia di aree coltivate a frutteto a nord dell’abitato di Tuenno a ridosso delle pendici boscate del monte Peller e due distinte aree a bosco che si sviluppano rispettivamente in destra e sinistra orografica del rio Riddi. Gli interventi, recita la delibera provinciale nelle premesse, «consistono principalmente nella rimodellazione del terreno finalizzata ad ottenere una maggiore uniformità nella pendenza ed esposizione dei terreni e, soprattutto, a ridurre la pendenza in corrispondenza dei rilievi centrali, incrementando la stabilità dei versanti». Sarà realizzata, inoltre, un’adeguata rete di captazione e coinvogliamento delle acque superficiali e profonde e saranno demoliti i manufatti esistenti con un potenziamento della viabilità di collegamento interno alla bonifica.

L’intervento in parte ricade all’interno di un’area classificata “a bosco” nel Prg dell’ex Comune di Tassullo, aree che ai sensi della normativa vigente non possono formare oggetto di bonifica agraria in considerazione del contenuto paesaggistico-ambientale del bosco. Da qui il ricorso alla deroga richiesta dal Comune di Ville d’Anaunia, che nell’operazione dovrebbe conferire due particelle fondiarie per un totale di circa 2 ettari, attualmente a bosco. Sulla vicenda il 4 settembre 2018 si era espresso favorevolmente il Comitato tecnico forestale della Provincia. Il 15 febbraio la Commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio della Comunità della Valle di Non ha rilasciato l’autorizzazione alla realizzazione dei lavori in oggetto chiedendo però al Cmf una «idonea relazione agronomica atta a motivare e a giustificare, il notevole progetto di bonifica richiesto».

Contro l’operazione il Comitato “Boschi” di Ville d’Anaunia aveva presentato opposizione suffragata da una petizione con oltre 400 firme raccolte in autunno e letta nella seduta del 14 febbraio in consiglio comunale. Nella richiesta il Comitato chiedeva in pratica di limitare il riordino fondiario (con trasformazione a coltivazione biologico) alle sole superfici già oggi destinate a meleto senza intaccare la parte boscata. Richiesta sostanzialmente respinta a maggioranza dal consiglio comunale, con una serie di motivazioni tra cui la valorizzazione in termini economici del patrimonio comunale (essendo l’attuale area a bosco di scarso pregio) e per poter disporre di aree da poter permutare, se del caso, per allontanare da zone sensibili (scuole, asilo, eccetera) coltivazioni intensive nel centro abitato. Ora c’è anche il via libera della Provincia che riconosce l’utilità pubblica all’operazione in quanto «migliora la conformazione dei fondi in termini di aggregazione di superfici, profili e aspetti viabilistici che vengono convertiti al metodo biologico». Con questo passaggio il Cmf ha ora tutte le carte in regola per perfezionare la domanda di finanziamento sul Piano Sviluppo Rurale, i cui termini scadono a fine febbraio.

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