Credito e autonomia con Giorgio Fracalossi 

Cles, domani alle 12 il presidente del Gruppo Cassa Centrale Banca sarà ospite di Radio Anaunia



CLES. Credito ed autonomia, una storia ed un futuro da condividere perché la forza dell’uno è anche la forza e la prospettiva dell’altra, e viceversa. Di questo e di altro si parla domani nella puntata di economia in onda alle 12 sull’emittente Radio Anaunia con ospite in studio il presidente del Gruppo Cassa Centrale Banca, Giorgio Fracalossi. A condurre la puntata, con domande puntuali sulle ricadute valligiane e le strategie del Gruppo bancario nazionale a trazione trentina è il prof. Giovanni Corrà, quarant’anni da amministratore in Casse Rurali.

«Siamo onorati di avere alla radio di valle il presidente Fracalossi, un’occasione per tutti gli ascoltatori di avere informazioni dirette e di prima mano sui profondi cambiamenti ed assestamenti che interessano il mondo del credito nel contesto valligiano, trentino e nazionale», afferma Corrà che ha anticipato alcuni contenuti della conversazione. Il Gruppo Cassa Centrale Banca è l’ottavo gruppo bancario nazionale, con 11.500 dipendenti, 84 banche di credito cooperativo aderenti e un patrimonio netto di 6,7 miliardi. Un colosso con la testa a Trento, ma con soci e presenze importanti in tutta Italia, dall’Alto Adige alla Valle d’Aosta sino alla Sicilia. Nel Gruppo anche le due Casse Rurali della valle di Non, la CR Novella Alta Anaunia Bank di Fondo e la CR Valle di Non che ha unificato (con l’unica eccezione della CR Novella Alta Anaunia) le Rurali della valle di Non creando uno degli istituti di credito cooperativo tra i maggiori del Trentino. Basti pensare – come ha ricordato Fracalossi – che la “grande” CR Valle di Non è la seconda realtà bancaria a livello nazionale (e la prima in Trentino) per numero di azioni possedute del Gruppo Cassa Centrale Banca. Da qui è partita la riflessione di Fracalossi con parole di elogio per il percorso che i soci, e gli amministratori come il presidente Silvio Mucchi e gli colleghi delle ex Rurali della valle hanno portato avanti creando una realtà che per dimensioni, struttura operativa e di professionalità potraò continuare a dare le risposte necessarie, nel complesso mondo di oggi che non conosce confini, alle necessità di sviluppo e di promozione della valle. Questo senza snaturare la storia e le ragioni di fondo della Cooperazione che ha accompagnato, affiancando l’Autonomia, la crescita economica della nostra terra.

«Per il singolo socio o cliente delle Rurali – conclude Fracalossi - non è cambiato e non cambierà nulla, ciò che è cambiato è quello che sta alle spalle, una macchina complessa che consente al sistema del credito cooperativo trentino di stare al passo con il processo epocale di questi ultimi anni. Solo così, infatti, le Casse Rurali potranno continuare con efficacia nel loro ruolo di motore di sviluppo nei rispettivi territori». (g.e.)













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