IL CASO

Migranti, Residenza Fersina, la Cgil attacca la Provincia: più di dieci operatori senza lavoro

Si tratta di lavoratori della coop Kaleidoscopio. "La Croce Rossa ha declinato l'invito a subentrare. Per Piazza Dante era più importante fare in fretta, per dimostrare zelo nello smantellamento del sistema di accoglienza trentino".



TRENTO. «Mentre apprendiamo la volontà del presidente Fugatti di destinare le competenze del Cinformi ai soli trentini, sostenendoli nella ricerca del lavoro, prendiamo anche atto del fatto che dal 1/o febbraio per decisione di questa giunta provinciale più di dieci lavoratori della cooperativa Kaleidoscopio, oggi impegnati alla residenza Fersina, resteranno senza lavoro. La Croce Rossa, infatti, ha oggi declinato l'invito della Provincia a subentrare alla cooperativa trentina». Lo rende noto il sindacato Fp Cgil del Trentino che parla di «situazione paradossale, di cui faranno le spese i lavoratori e le lavoratrici».

«Evidentemente - si legge in una nota - a nulla sono valsi i nostri inviti a Piazza Dante per gestire questa delicatissima fase con tutti i tempi necessari, cercando di tutelare i lavoratori e le persone che godono dei servizi. Evidentemente, invece, per Piazza Dante era più importante fare in fretta, per dimostrare zelo ed efficienza in questa partita dello smantellamento del sistema di accoglienza trentino. Una scelta politica che creerà solo maggiore insicurezza nella nostra comunità, che continuerà ad alimentare rancore al solo scopo di incassare consenso».













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