IL PROGETTO

«Metrò fra Riva e Ledro, parte lo studio» 

Il consigliere Giuliani trova nella manovra finanziaria i soldi per un primo progetto da affidare a Trentino Sviluppo



RIVA. «Il collegamento ferroviario è il passato, la metropolitana di superficie il futuro». Luca Giuliani sorride soddisfatto. Dalla maratona in aula sulla manovra di assestamento del bilancio provinciale il consigliere autonomista porta a casa il via libera all’affido a Trentino Sviluppo dell’incarico per uno studio sulla realizzazione di una metrò fra Riva e la Val di Ledro.

Con i soldi inseriti nella manovra finanziaria, la giunta – su input del consigliere provinciale – potrà commissionare all’agenzia provinciale un progetto di fattibilità dell’opera che punta a rivoluzionare la mobilità altogardesana e non solo quella fra Riva e Ledro.

«Il sistema è esportabile ovunque e non solo nell’Alto Garda, in tutto il Trentino: si tratta di avere una visione che non si ferma ad oggi ma che guarda ad un orizzonte più lontano», spiega il consigliere del Patt che si è fatto approvare un ordine del giorno sul tema dei sistemi di trasporto alternativi ed ecosostenibili. «Ledro beneficia, anche turisticamente, di un ambiente e di un territorio che è riuscito a preservare grazie alla sua particolare configurazione geografica ma paga lo scotto di un assetto viario precario, dunque necessita di nuove e urgenti infrastrutture: trasporti innovativi ed efficienti, nonché sostenibili, non significano solo maggiori flussi turistici e maggiori ricadute economiche, ma anche maggiore tutela dell’ambiente», spiega Giuliani che nei mesi passati ha avuto modo di toccare con mano le sperimentazioni già effettuate in altri territori.

Trentino Sviluppo dovrà testare la fattibilità di due progetti alternativi. «Uno dei due è quello ideato dall’associazione Ledro Domani – spiega il consigliere – e prevede la realizzazione di una funivia, con cabina da 35 posti, lungo un tragitto di circa 7 chilometri che da via Ardaro a Riva passa per il Bochét dei Concoli, sulla Rocchetta, scende a Biacesa per poi arrivare a Molina, dopo due fermate intermedie percorrendo a metà montagna un tracciato parallelo alla strada statale, in 23 minuti».

Luca Giuliani punta soprattutto sull’altro progetto, quello della metropolitana di superficie: «Lo Skyway, una sorta di metropolitana sospesa in aria, permetterebbe di collegare Riva e Ledro in meno di 10 minuti, con fermate programmate. La velocità di questi treni su rotaie sospese in aria è di 150 km/h con una capienza di massimo 168 unità a vagone, con la possibilità di trasporto di biciclette e merci. Molteplici sarebbero i vantaggi dal punto di vista ambientale grazie all’utilizzo di treni a motori elettrici, ecosostenibili, funzionanti medianti pannelli solari montati sui vagoni. Come tracciato si potrebbe seguire lo sviluppo della centrale».

Costo dell’opera dai 3 ai 6 milioni di euro a chilometro. In altre parole, si dovrebbe mettere lì almeno una trentina di milioni. «Gli investimenti sono importanti ma si potrebbe pensare di coinvolgere i privati dando all’operazione il “vestito” più giusto senza contare le ricadute dal punto di vista lavorativo e l’incremento del valore degli immobili residenziali. Ma l’orizzonte è ancor più lontano: si deve puntare a collegare anche l’Alto Garda alla Vallagarina tramite una metrò di superficie, leggera, ecologica. Altro che treno». (gl.m.)













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