L’Istituto di Mezzolombardo ha bisogno di spazio per i suoi studenti  

Il “Cason” e una comunità alloggio per il “Martini”

Mezzolombardo. L’Istituto Martino Martini sta diventando sempre più una realtà di formazione apprezzata e richiesta dalle famiglie, un fiore all’occhiello per il paese. Lo dimostrano anche le...



Mezzolombardo. L’Istituto Martino Martini sta diventando sempre più una realtà di formazione apprezzata e richiesta dalle famiglie, un fiore all’occhiello per il paese. Lo dimostrano anche le iscrizioni, che per l’anno prossimo hanno superato quota 700. Questo ha comportato che l’edificio che ospita l’istituto, di recente costruzione, abbia già superato il tetto di massima capienza. «Mancano classi» lamenta la dirigente Tiziana Rossi, e gli amministratori comunali si sono già impegnati per trovare soluzioni. L’assessore Francesco Betalli ha riferito in consiglio che verrà utilizzato lo stabile detto “Cason”, che già era stato utilizzato come scuola e che attualmente è occupato dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Mezzocorona, nell’attesa che la nuova struttura sia completata, cosa che avverrà a settembre. «Siamo d’accordo con la Provincia che questo spostamento sarà una soluzione provvisoria, si devono prospettare altre scelte, a cui si sta lavorando - ha specificato l'assessore -. Attualmente l’idea sarebbe di spostare un intero percorso corso, anziché tutte le prime classi, ma si stanno valutando i pro e i contro. Certo l’ambiente è ben diverso dall’istituto nuovo, ma va visto come una collocazione temporanea; l’edificio Cason sarà poi adibito ad altro».

La presenza di studenti che arrivano da fuori zona per i corsi specifici proposti dall’istituto, come il liceo in 4 anni o la formazione in aeronautica, pone un altro problema: servono alloggi. Con la Provincia si è parlato di costruire uno studentato, ma per il momento l’amministrazione sta cercando appartamenti idonei ad accogliere gruppi di ragazzi/e. Esclusa la collocazione in bed & breakfast, soluzione non gradita ai genitori, si è pensato a una tipologia residenziale che possa ospitare 8 studenti e un educatore, che sarà presente in pianta stabile, cosa che garantirebbe alle famiglie più sicurezza. Questa sarà il primo esempio di “comunità alloggio”. Finora è stato individuata una casa che risponde ai requisiti e si sta trattando con il privato per la sistemazione degli arredi necessari; è previsto che per settembre sarà pronta. A.T.













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