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Ditta Seppi mai insediata Vedovelli: Girardi intervenga

MEZZOLOMBARDO. La ditta Seppi s.p.a., collocata in località Rupe, sembrava dover garantire solide prospettive occupazionali, che ora sembrano purtroppo sfumate, nonostante gli interventi della...


di Anna Tava


MEZZOLOMBARDO. La ditta Seppi s.p.a., collocata in località Rupe, sembrava dover garantire solide prospettive occupazionali, che ora sembrano purtroppo sfumate, nonostante gli interventi della Provincia. Il consigliere di minoranza Konrad Vedovelli, del gruppo Mezzolombardo Partecipa, ha depositato un’interrogazione in merito. Premette di aver già chiesto lumi negli ultimi anni, ma di non aver ottenuto informazioni. La storia, in sintesi, è questa: tre anni fa era stato stipulato un accordo fra Provincia e l’azienda Seppi di Caldaro, che prevedeva un insediamento produttivo nell’area ex Rotaltes. «L’azienda opera nel settore della meccanica e in particolare nel campo delle attrezzature agricole, industriali e forestali - così frecitava un comunicato della Provincia -. Raccogliendo le opportunità offerte dal Trentino a chi investe sul proprio territorio, realizzerà un nuovo stabilimento a Mezzolombardo, dove trasferirà anche la sua sede legale. L’accordo è giunto al termine di una lunga trattativa, durata più di un anno, e impegna la società ad occupare da subito nel nuovo stabilimento 63 lavoratori, che diventeranno in prospettiva una settantina. L’investimento complessivo dell’azienda, fra immobile ed attrezzature, ammonta a 9,8 milioni di euro. La Provincia garantirà un contributo nella misura del 15% oltre all’esenzione Irap per cinque anni, trattandosi di nuova impresa».

Le speranze che suscitò questa prospettiva furono molte, ma di questo nuovo insediamento non vi è traccia, se non per uno striscione che richiama il nome dell’azienda. «Non c’è stato in questi anni un intervento pubblico da parte del sindaco per richiamare le parti a quanto concordato. Crediamo sia doveroso farsi sentire, per avere degli aggiornamenti», dichiara Vedovelli, che interroga la giunta per sapere se la vicenda è seguita, considerando che il termine previsto per l’insediamento era il 2017. Inoltre il consigliere sollecita affinché vengano attivati incontri con la Provincia per valutare la possibilità di occupare spazi produttivi che hanno cessato l’attività negli ultimi anni, come appunto la Rotaltes, fondata nel 1964, che per decenni aveva dato lavora a centinaia di persone, fra cui numerose erano le donne: all’inizio del 2000 i dipendenti erano quasi 130 e molti erano occupati in piccole aziende dell'indotto. Vedovelli racconta: «La Rotaltes era la proprietaria del compendio dove doveva insediarsi la Seppi, che fu valutato quasi 15 milioni e che l’azienda ottenne per soli 4, impegnandosi fra l’altro a mantenere qui la sede legale commerciale e produttiva per dieci anni. Ad oggi di tutto questo non si vede che un triste compendio abbattuto (a parte la palazzina uffici) e coperto di erbacce, all’entrata sud del paese».















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