Anche in Valle dei Laghi spazi e servizi per gli autistici 

Cavedine. Una sala molto affollata con circa 150 persone fra operatori del settore, rappresentanti di molte associazioni di volontariato e delle tre amministrazioni comunali della valle con in testa...


Mariano Bosetti


Cavedine. Una sala molto affollata con circa 150 persone fra operatori del settore, rappresentanti di molte associazioni di volontariato e delle tre amministrazioni comunali della valle con in testa sindaci ed assessori, ha partecipato nella sala dell’Apsp di Cavedine alla presentazione da parte dell’assessore alle politiche sociali della Comunità della Valle dei Laghi Massimo Travaglia, dell’ambizioso programma “Oltre le parole, progetto per l’autismo e per i disturbi legati al neurosviluppo”.

Il progetto è rivolto a ragazzi e giovani adulti con disturbi del neurosviluppo (come le problematiche rientranti nello spettro autistico (DSA) e disabilità intellettive con compromissioni nell’area del linguaggio) e alle loro famiglie, per i quali non sono disponibili proposte o servizi strutturati fruibili localmente. La progettazione nasce dal Servizio sociale della Comunità della Valle dei Laghi, che ha raccolto e si è fatta carico dei bisogni emersi sul territorio. Bisogni dei ragazzi: avere uno spazio dove potersi incontrare, sperimentando forme di socializzazione; sviluppare, potenziare e mantenere abilità sociali, creative, espressive, abilità personali, autonomie personali attinenti alla vita quotidiana e per i ragazzi più grandi poter sperimentare, laddove possibile, abilità socio-occupazionali all’interno di un contesto protetto come la Apsp di Cavedine.

Si tratta quindi di un’iniziativa di partnership con una struttura pubblica, qual è appunto la Apsp Residenza Valle dei Laghi. Una scelta strategica finalizzata a valorizzare l’assetto logistico della Rsa di Cavedine che dispone sia di spazi interni attrezzati e di una collocazione urbanistica adatta a favorire percorsi di rafforzamento delle abilità sociali dei ragazzi, sperimentando la partecipazione attiva alla vita sociale di paese, che le risorse professionali, che compongono uno staff qualificato, in grado di collocare il proprio intervento in maniera coerente e competente, in sinergia con i percorsi riabilitativi già attivi con le strutture sanitarie provinciali. Ma anche una partnership innovativa che, innestandosi su esperienze già attive in valle (Legami Solidi, Progetto VIP, Dementia Friendly Community), promuove welfare territoriale comunitario, dove le risorse pubbliche sono di stimolo e supporto alla comunità che si prende cura di se stessa, valorizzando le reti informali tra le famiglie, le risorse associative e le iniziative private.













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