«Addio Federica, accompagna dall’alto i tuoi due bambini» 

Ieri a Zambana. In molti hanno partecipato, malgrado le norme anti-Covid, al funerale della giovane dottoressa vittima  di una caduta in montagna. Commovente il ricordo della sorella: «Hai sempre dato il massimo, sei stata la mia roccia»


Marco Weber


Zambana. «Sei sempre stata il mio punto di riferimento e lo sarai sempre. Sarà dura senza di te». Con queste parole la sorella Elena, ieri pomeriggio dal pulpito della chiesa parrocchiale, alla fine della cerimonia funebre, ha iniziato il suo saluto a Federica Marcolla, morta per un tragico incidente mentre assieme al suo compagno di vita stava affrontando la ferrata Che Guevara nei pressi di Pietramurata.

«Hai sempre dato il massimo che potevi – ha continuato la sorella -, anche l’impossibile, a volte. Sei la persona più sincera e generosa che io abbia mai conosciuto. Ci sei sempre stata per me e mi hai regalato sicurezza e protezione. Tu non sei solo una sorella per me, sei un secondo genitore: la mia roccia. Alla morte di papà tu si sei presa cura di me e mi hai sempre protetta. Mi sei sempre stata vicina, hai sempre fatto di tutto per farmi crescere in serenità e amore. I problemi li abbiamo sempre affrontati assieme, con te naturalmente da capofila. Stai tranquilla adesso lì in paradiso. Lo so che la tua preoccupazione va ai tuoi figli, ma tu accompagnali dall'alto che io con tutte le persone che ti vogliono bene ci occuperemo di farli crescere con tutto l'amore e l'attenzione che gli avresti dato».

Parole d'affetto che hanno fatto breccia nei cuori dei tanti presenti dentro e fuori la chiesa parrocchiale. Tanti gli occhi lucidi per la commozione. Nonostante le restrizioni e gli impedimenti causati dal Covid 19 erano infatti veramente molte le persone che hanno voluto essere presenti per dare l'ultimo saluto a questa sfortunata mamma che lascia due figli in tenera età. Figli ai quali senza dubbio la mamma mancherà, ma sicuramente, come ha voluto pubblicamente sottolineare la loro zia, non saranno soli ad affrontare il loro cammino nella vita.

Federica ha perso la vita sotto gli occhi del compagno, mentre affrontava una delle vie ferrate più note e frequentate in Trentino. Un sabato di svago in montagna, l’amata montagna, si è trasformato in una tragedia.

Federica Marcolla aveva 32 anni. Si era diplomata al liceo Prati di Trento con 110 e lode, poi la laurea in medicina a Parma e quindi il lavoro, che per lei era una missione più che un lavoro, come medico di base. Nel febbraio scorso aveva aperto il suo ambulatorio a Cognola. Da poco aveva comperato casa. Mancherà a tanti, in primis ai suoi cari ma anche alle tante persone che la conoscevano. Compresi i suoi pazienti con i quali aveva saputo instaurare un rapporto di fiducia, per merito della sua bravura come medico e della sua grande carica umana. Il suo percorso professionale era appena cominciato e purtroppo è già finito.

Rimane il ricordo di una donna determinata, una dottoressa, che amava il suo lavoro nel quale si immergeva ogni giorno con passione e dedizione. Il ricordo di una donna piena di empatia e determinazione. Il ricordo di una mamma che, come ha detto la sorella, guiderà dal cielo i suoi figli.















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