«Turismo, costi fissi alti Territorio punto di forza» 

Campiglio, workshop sulle nuove tendenze nel mercato dell’ospitalità Antolini (Rurale Pinzolo): «Servono visione d’insieme e investimenti tecnologici»


di Walter Facchinelli


MADONNA DI CAMPIGLIO. Il workshop “Hospitality Future Trends – Nuove Tendenze nell’hôtellerie e nella ristorazione”, promosso da Riva ExpoHotel, Casse Rurali Pinzolo e Adamello-Brenta, coordinato da Mauro Satinato presidente di Teamwork «è stato intenso e fruttuoso» e ha portato i molti presenti a riflettere sulle proprie strutture e sulle nuove tendenze del turismo. Nel corso del pomeriggio, a iniziare dai rappresentanti delle Casse Rurali locali Fausto Aldrighetti albergatore di Campiglio e presidente del Collegio sindacale della Rurale di Pinzolo e Carlo Ballardini vicepresidente di Cassa Rurale Adamello-Brenta, hanno evidenziato «l’impegno delle Casse Rurali per promuovere un cambio di mentalità negli operatori turistici, per essere anticipatori dei tempi e della continua evoluzione del settore».

Ognuno dei cinque relatori ha portato un punto di vista differente, suggerendo comportamenti e modalità operative per affrontare il mercato dell’ospitalità. Mauro Satinato ha suggerito «bisogna cavalcare i trends e non fermarsi, trovando ispirazioni e sviluppando idee», per Antonio Miano «al cliente bisogna regalare qualcosa in più dello sconto», che Matteo Toresani ha associato «all’offerta di esperienze uniche». Emanuele Nardin ha detto «il prezzo va fatto su misura» mentre Massimo Antolini ha evidenziato «il problema è la dimensione delle strutture». Ne è uscito un quadro con luci e ombre, dove Mauro Satinato, analizzando i trend di alberghi e ristoranti ha suggerito «negli Stati Uniti la vita di un albergo è 12-15 anni, poi le stanze vengono rinnovate, da noi gli interventi di rinnovo arrivano dopo 45 anni». La crescita del settore turistico significa che «il settore non conoscerà la crisi, però si deve investire, offrire autenticità, legame con il territorio ed esperienze vere». La parola d’ordine è «differenziarsi e vendere ciò che ci contraddistingue». Antonio Miano aggiunge «c’è meno fedeltà, è il cliente che controlla e governa il mercato. Si devono adottare nuove strategie di comunicazione che valorizzano le diversità. Il futuro è online con un sito internet aggiornato e con contenuti emozionali fatti di video, foto e racconti».

Matteo Toresani ha aggiunto «la clientela deve essere conosciuta, classificata e capita, bisogna puntare alla fidelizzazione per conquistare il cliente con la relazione e i social».

Emanuele Nardin ha spostato l’attenzione sul prezzo affermando «il listino prezzi è vecchio, bisogna sempre essere dinamici determinando il prezzo sul cliente, premiandone la fedeltà, loro sono i nostri ambasciatori».

Massimo Antolini, funzionario di Cassa Rurale Pinzolo ha messo il dito nella piaga della realtà locale: «Le nostre strutture sono di piccole/medie dimensioni con costi fissi troppo alti e non efficientabili.» Poi ha aggiunto «abbiamo la fortuna si abitare in luoghi magnifici, il nostro territorio è un punto di forza, dobbiamo promuoverlo, offrire attività ed esperienze legate al territorio. Possiamo fare squadra e creare una visione d’insieme». In conclusione per resistere alla globalizzazione dobbiamo «investire nella tecnologia, migliorare le relazioni con i clienti offrendo loro attenzioni, benessere, alimentazione salutare ed esperienze vere».

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