«La giunta Felicetti è ferma siamo molto preoccupati» 

L’attacco di “N project per Moena”. Donei e Ramus cercano di sollecitare l’amministrazione, rea di immobilismo: «Non sono stati avviati nuovi progetti e manca una politica sul turismo»


Valentina Redolfi


Moena. La minoranza “N projet per Moena” e in particolare i consiglieri Cristina Donei e Giancarlo Ramus sono preoccupati per l’attuale situazione amministrativa del Comune e attraverso una conferenza stampa provano, ancora una volta, a sollecitare il sindaco Edoardo Felicetti e l’intera giunta. «Sono più di quattro anni ormai che Moena è amministrata dalla lista “Ega frescia” – dichiara Cristina Donei - Nei confronti di tale lista, sostenuta da una larga parte della popolazione, c’erano grandi aspettative, ci si aspettava infatti un grande cambiamento. Ora però a nemmeno un anno dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale ci rendiamo conto che la nuova amministrazione ha realizzato poco e niente delle linee programmatiche 2015-2020 presentate all’inizio del mandato». In un’oretta, i due consiglieri comunali hanno messo in luce quello che per loro non funziona a Moena.

La lista dei problemi

«Il nostro gruppo – prosegue Ramus – è preoccupato. Non solo non sono stati avviati nuovi progetti, ma non sono stati fatti nemmeno i lavori di ordinaria amministrazione come il rifacimento dell’illuminazione pubblica e la cubettatura delle strade. Inoltre manca una politica sul turismo che per Moena è fondamentale. Siamo a metà giugno e alcuni alberghi sono già aperti, ma manca l’arredo urbano, non ci sono fiori e tutti è fermo. Noi non ci lamentiamo così per dire, ma oltre a ciò che vediamo, sentiamo anche il malcontento della popolazione e di commercianti ed esercenti».

I due consiglieri di minoranza hanno sottolineato anche l’aspetto delle catastrofi naturali che nel 2018 hanno colpito Moena: alluvione a luglio e la tempesta Vaia a novembre, ma a questo proposito spiegano.

Opportunità dalle calamità

«Sì, certo, non è stato facile, ma da tali calamità si sarebbe potuto ripartire e cercare di trasformarle in opportunità economica e di miglioramento del territorio, invece stiamo ancora aspettando azioni concrete di ripristino della viabilità forestale e comunale e dei sentieri, sulla messa in sicurezza del Rio Costalunga e la pulizia del torrente San Pellegrino. Un segno evidente dell’amministrazione è la recinzione nei giardinetti non ancora ripristinata da luglio 2018. Invece di dare la colpa agli uffici pubblici, forse si sarebbe potuto fare richieste di finanziamento e gestire meglio gli avanzi di amministrazione che già nel 2017, dunque prima delle catastrofi, erano in considerevoli. Amministrare comporta disponibilità, capacità, conoscenza ed energie che in questi anni sono mancati».

In conclusione la minoranza chiede un cambiamento e di ripartire: unire le forze politiche, economiche, sociali, le persone di buona volontà e ricominciare per ritornare ad avere una visione condivisa nel medio e lungo periodo che rilanci Moena sotto tutti gli aspetti affinché possa avere di nuovo il giusto e incisivo ruolo nelle scelte di valle.

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