LA MISURA

Controlli antidroga fuori dalle scuole. Poi la prima campanella

"Scuole sicure" vuole potenziare i controlli da parte della forze dell’ordine. Un'iniziativa del ministero degli Interni. Sono 70.335 gli studenti trentini che iniziano l'anno. Leggero il calo complessivo della popolazione straniera nelle classi



TRENTO. Controlli antidroga rinforzati oggi, mercoledì 12 settembre, vicino alle scuole per il primo giorno sui banchi.

E' la novità della direttiva del ministero degli Interni denominata «Scuole sicure», che vuole potenziare i controlli da parte della forze dell’ordine per prevenire e reprimere le devianze che coinvolgano gli studenti, partendo dal consumo (e quindi dallo spaccio) di sostanze stupefacenti.

Sono 70.335 gli studenti trentini che troveranno nelle aule sparse per tutta la provincia 6.059 insegnanti (di ruolo). Nel dettaglio, 26.830 frequenteranno la scuola primaria, 16.453 la scuola secondaria di primo grado, 20.957 la scuola secondaria di secondo grado e infine 6.115 l’istruzione e formazione professionale.

A questi si aggiungono i 14.429 bambini delle scuole dell’infanzia che hanno iniziato l’anno il 3 settembre.

I dati evidenziano un calo del 4,01% delle iscrizioni alle scuole per l’infanzia, dello 0,55% nella scuola primaria, dell’1,63% nella scuola secondaria di primo grado e dell’1,40 nell’istruzione e formazione professionale, mentre la scuola secondaria di secondo grado registra un aumento dello 0,97%.

Invariato è il numero delle classi che sono 3.853, escluse le classi degli istituti paritari/equiparati e la formazione professionale.

Le scelte degli studenti confermano una tenuta delle iscrizioni ai licei (44%), seguiti dai percorsi tecnici (30%) e dalla formazione professionale (23%).

Leggero il calo complessivo della popolazione straniera a scuola che passa da 10.160 a 9.969 unità (pari al 2% sul totale dell’anno precedente).

Il calo degli stranieri è più evidente nella scuola secondaria di secondo grado, che vede un aumento degli studenti italiani (+1,35%) e un calo degli stranieri (- 4,13%). Gli studenti con bisogni educativi speciali certificati sono 2.849, di cui 1.654 alla scuola primaria e secondaria di primo grado, 316 alla secondaria di secondo grado e 600 all’istruzione e formazione professionale.

I docenti di ruolo sono 6.059, rispettivamente 2.618 alla primaria, 1.486 alla secondaria di primo grado, 1.955 alla secondaria di secondo grado, mentre il personale amministrativo e gli assistenti educatori di ruolo sono 1.746.

Infine si registra un incremento delle risorse impiegate nel settore scolastico che passano dai 717.264.000 euro dello scorso anno ai 752.664.000 euro dell’anno in corso.

La Provincia investe nella scuola ciascun anno oltre 724 milioni di euro di spesa corrente, oltre a circa 28 milioni di spesa in conto capitale. La spesa è quasi interamente finanziata sul bilancio provinciale. Le spese relative al piano lingue e alla progettualità in favore degli studenti con bisogni educativi speciali vengono cofinanziate da Stato (al 35%) e Ue.













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