Cervo taglia la strada al pullman degli studenti 

L’incidente ieri alle 7.40 alla prima galleria di Ponte Pià tra Ponte Arche e Saone Nessun ferito a bordo, solo un grande spavento. L’ungulato muore nella scarpata


di Aldo Pasquazzo


COMANOTERME. Il conducente di Trentino Trasporti ha cercato in ogni modo di evitare il mortale investimento ma il cervo , peraltro di grossa taglia e del peso di oltre 150 chilogrammi, gli è finito contro il parabrezza. Nell'urto, solo qualche comprensibile problema ai trasportati, in questo caso studenti diretti da Comano Terme ai vari istituti scolastici di Tione. Nessuno comunque ha riportato lesioni ne ferite ma solo un grande spavento. Qualcuno lungo quella tratta stava magari ripassando i compiti, altri invece avevano ancora la testa nel sonno. Botto e brusca frenata sono stati comunque nettamente avvertiti. A quel punto, superati timori e paure di ferite ai passeggeri, dalla sede operativa di Trentino Trasporti a Tione il responsabile Alessio Amistadi disponeva l'aggiunta di un secondo mezzo, che con appena 20 minuti di ritardo sulla rituale tabella di marcia portava gli studenti verso la cittadella scolastica di via Durone.

L'incidente si è verificato alle 7.40 di ieri mattina lungo la statale 237 del Caffaro in prossimità della prima galleria di Ponte Pià, tra gli abitati di Saone e Ponte Arche. «Si tratta - spiega Luca Ducoli, ispettore e comandante della stazione forestale di Tione intervenuto assieme ad altri colleghi e guardiacaccia - di un cervo maschio che proveniva dal sottostante bacino e che cercava di attraversare la strada». Quella zona rappresenta una specie di abbeveratoio per cervi e altri animali. In questo caso il cervo si è dunque trovato esattamente in mezzo alla strada mentre l’autobus stava transitando sulla carreggiata, tant'è che si è l’urto è stato inevitabile, urto che ha mandato parzialmente in frantumi la vetrata di guida, considerato che nel frattempo il conducente del pullman aveva arrestato la corriera. L'animale è deceduto poco dopo lungo una scarpata non molto distante, quando il veterinario dell'Azienda sanitaria e gli stessi forestali stavano tentando di rianimarlo.

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