Trento

Assediati dai piccioni, gli inquilini Itea di via Fabio Filzi minacciano di non pagare le spese condominiali

I reali proprietari dei “casoni”, sono diventati i piccioni che assediano i residenti. Guano in quantità considerevole con gravi rischi per la salute; impossibilità di aprire le finestre; davanzali inutilizzabili e prima che venissero spostate, anche le cassette delle lettere ne erano coperte a tal punto da rendere difficile l’apertura


Daniele Peretti


Trento. I reali proprietari delle case Itea di via Fabio Filzi, più note, come i “casoni”, sono diventati i piccioni che assediano i residenti. Guano in quantità considerevole con gravi rischi per la salute; impossibilità di aprire le finestre; davanzali inutilizzabili e prima che venissero spostate, anche le cassette delle lettere ne erano coperte a tal punto da rendere difficile l’apertura.

A dare voce ai residenti è Franco Buccella: “La mancata volontà di trovare una soluzione ha creato una situazione surreale che ho più volte segnalato all’amministratore che a sua volta ha sollecitato l’Itea ad intervenire. Personalmente mi sono offerto di mettere a mie spese dei dissuasori sui davanzali, ma non ho mai ricevuto nessuna risposta; ho segnalato la situazione all’Ufficio Sanità ed Igiene che mi ha risposto che non possono intervenire”.

Ne è convinto? “La burocrazia è spesso incomprensibile, ma penso che il non poter aprire le finestre liberamente e convivere forzatamente con abbondante guano non siano situazioni salubri”.

Oggi il fabbricato è in parte abitato dagli inquilini Itea, una quota è di proprietà privata e molti sono gli appartamenti sfitti. “Io sono un proprietario – ci dice Franco
Buccella – ho affittato l’appartamento a tre studenti che sono costretti a stare con le imposte sempre chiuse anche perché si trova al piano rialzato e quindi si prende gli “scarichi” di tutti i piani. Segnaliamo anche lo stato d’abbandono degli appartamenti sfitti che hanno le imposte aperte ed in alcuni casi anche le finestre e qui i piccioni si sono creati un habitat naturale”.

Cosa proponete? “Dal momento che le spese condominiali arrivano puntualmente e non sono certo economiche ci stiamo organizzando per smettere di pagare. Anche
perché da parte di Itea basterebbe che posizionasse dei dissuasori sui davanzali che siamo disposti anche a mettere a nostre spese e che seguisse un minimo gli appartamenti sfitti ed il problema sarebbe quasi risolto”. 













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