Il giuramento di Betta in aula: «Cambiare i paradigmi di vita» 

Primo consiglio comunale in presenza. Lunedì sera nella sala del Casinò è partito il secondo mandato del sindaco Presentati gli indirizzi generali di governo. Flavio Tamburini sarà ancora il presidente, vice invece Tiziana Betta


Gianluca Ricci


Arco. L’altra sera è ufficialmente partito il “Betta - due”: rispolverata per l’occasione l’aula consiliare abbandonata negli ultimi mesi per pandemia, il sindaco ha solennemente giurato, non senza un pizzico di emozione, davanti a giunta, consiglieri e ai pochi cittadini ammessi in piccionaia, con tutte le precauzioni del caso. Una concessione fatta ai tre candidati sindaco, che avevano chiesto di potersi riunire in presenza almeno in occasione della prima seduta. E così è stato, nonostante il governo e la situazione consiglino per il prossimo futuro di tornare alla videoconferenza. E su questo si sono registrate le prime, modeste frizioni della serata, visto che sia Roberto De Laurentis sia Giacomo Bernardi sia Chiara Parisi hanno insistito perché ci si continui a confrontare dal vivo, «anche per dare un segnale di coraggio e speranza ai nostri concittadini», come ha detto Bernardi. «Le parole rappresentano le idee – ha aggiunto De Laurentis – i toni i sentimenti, e senza sentimenti non si va da nessuna parte». Se ne riparlerà quando sarà il momento.

Serata sostanzialmente dedicata ai numerosi passaggi istituzionali previsti dal regolamento, quella di lunedì: dopo il giuramento del sindaco, ecco la presentazione della giunta, che Betta aveva deciso di far conoscere alla cittadinanza già qualche giorno fa; quindi si è passati alla nomina del presidente e del vicepresidente del consiglio comunale: un affare riservato alla maggioranza, anche se alcuni consiglieri di minoranza (Pallaoro nel caso del presidente e la Fiorio nel caso del vice) hanno sostenuto le scelte degli avversari. Sullo scranno più alto è finito di nuovo Flavio Tamburini del Pd, presidente uscente, considerato una garanzia dai suoi e tale dalle opposizioni «almeno fino a prova contraria», come ha avvertito De Laurentis; la sua vice sarà Tiziana Betta, anche lei del Pd, indicata dalla maggioranza dopo che le minoranze avevano fatto sapere che non avrebbero avanzato alcuna candidatura. A quel punto il sindaco Alessandro Betta ha presentato gli indirizzi generali di governo, sintetizzando al massimo i punti del programma allegati e dedicando più spazio a riflessioni di più ampio respiro, a partire dai tempi complessi e diversi che stiamo vivendo, legati ad una pandemia che non si sa quando finirà, ma che procurerà parecchi disagi.

«Dovremo cambiare paradigmi di vita – ha detto Betta – ma se i nostri nonni, dopo una guerra mondiale, sono riusciti a ricostruire la nostra società, anche noi ce la possiamo fare. Dobbiamo però lavorare per costruire un futuro per la nostra città, tutti insieme, per esempio facendo di tutto per organizzare i Mercatini di Natale: se facciamo quelli settimanali, perché non fare anche quelli natalizi? Se questa iniziativa può portare lavoro e speranza, abbiamo il dovere di provarci». Un appello alla concordia lanciato alle minoranze, che non hanno chiuso la porta, anche se qualche distinguo l’hanno fatto. Bernardi ha detto che si sarebbe aspettato già una road map degli interventi a sostegno della comunità, De Laurentis ha confermato che sconti non ne farà, la Parisi ha sottolineato come, a fronte di tante proposte condivisibili, ce ne sono tante altre lacunose. Ma la porta è rimasta aperta: la fase di studio è appena iniziata.

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