L’ASSESSORE RISPONDE A CIVETTINI 

Gilmozzi: «Traffico in val di Ledro, nessuna criticità»

LEDRO. Il traffico parassitario sulla statale ledrense nel periodo estivo non provoca situazioni di criticità da compromettere lo sviluppo turistico della Valle. Si tratta perlopiù di numerosi camion...



LEDRO. Il traffico parassitario sulla statale ledrense nel periodo estivo non provoca situazioni di criticità da compromettere lo sviluppo turistico della Valle. Si tratta perlopiù di numerosi camion ed autotreni che giornalmente transitano. Lo ha affermato l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi nella risposta all’interrogazione del consigliere provinciale Claudio Civettini, della lista Civica Trentina, che chiede di installare dei rilevatori del traffico per verificare la portata e la gravità del fenomeno e per attuare i necessari provvedimenti, compreso il divieto di transito a quei mezzi pesanti che non hanno rapporti con la realtà produttiva o agricola del territorio ledrense. Una restrizione ritenuta in valle di Ledro auspicabile per eliminare definitivamente il grave problema che si trascina da decenni.

«Nell’area oggetto dell’interrogazione – ha scritto l’assessore Mauro Gilmozzi - sono recentemente state revisionate le quattro stazioni di tipo fisso per il monitoraggio in continuo dei flussi di traffico lungo la SS 240 della Val di Ledro, la cui riattivazione è avvenuta a febbraio. Tali apparecchiature, al termine della stagione invernale e per un lasso temporale adeguato, saranno integrate con sistemi di monitoraggio di tipo mobile in grado di stimare la ripartizione dei flussi veicolari lungo la rete, al fine di individuare analiticamente l’entità e la provenienza del traffico parassita. Come segnalato nella risposta ad una precedente interrogazione, l’analisi dei dati ad oggi disponibili non sembrano indicare la presenza di situazioni di criticità tali da compromettere lo sviluppo turistico della Val di Ledro. Tuttavia, in base ai risultati di tale monitoraggio, si potranno valutare le possibili soluzioni infrastrutturali per risolvere o quantomeno mitigare le criticità». (a.cad.)













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