Boom di visitatori al castello di Arco: mille in più nel 2017 

Superata la quota storica di 63 mila ingressi a pagamento che non tiene conto di chi si ferma nel prato della Lizza 



ARCO. Il castello di Arco è da record. Per la quarta volta nella sua lunga storia di sito museale aperto al pubblico il maniero arcense, che fu di proprietà dei Conti d’Arco prima della cessione alla Provincia e quindi alla comunità trentina, ha superato quota 60 mila ingressi.

Nei giorni scorsi l’Ufficio cultura guidato da Giancarla Tognoni ha tirato le somme riguardo l’attività svolta nel corso del 2017 sulla rupe che sovrasta il centro storico, all’interno delle storica mura che rappresentano il polo museale maggiormente visitato di tutto l’Alto Garda. «Gli ingressi totalizzati nel corso dei dodici mesi del 2017 sono stati 63.302 – spiega Giancarla Tognoni – ovvero quasi mille in più dell’anno precedente. È il miglior risultato da diversi anni a questa parte, certamente dal 2005 ad oggi. Ed è uno dei migliori risultati di sempre». Sicuramente il più alto registrato dal castello di Arco nella sua “versione 2.0”, ovvero da quando sono stati effettuati gli interventi di riqualificazione, dallo spostamento del bar nel prato della Lizza al nuovo percorso di visita che comprende anche la zona a nord, con il bosco e il punto panoramico. «Nel conteggio mancano i visitatori che si fermano nel prato della Lizza – sottolinea la dirigente dell’Ufficio cultura – per i quali non vengono staccati i biglietti e dei quali è possibile fare un calcolo “spannometrico”: una stima prudenziale dice che circa il 40% del pubblico che entra nel castello si ferma al livello inferiore, fruibile gratuitamente, per ammirare il panorama e la vista sulla valle, oppure per sorseggiare una bibita al bar». Il calcolo, seppur impreciso, è facile da effettuare: sono circa 90 mila le persone entrate complessivamente dal portone del castello nel corso del 2017. Un risultato che gratifica l’amministrazione comunale (in particolare l’assessore alla cultura Stefano Miori e il consigliere delegato alla valorizzazione dell’olivaia e del castello Roberto Zampiccoli) degli sforzi compiuti nella promozione del castello attraverso una moltitudine di eventi che l’anno scorso sono quasi triplicati rispetto al passato. E in prospettiva la situazione dovrebbe migliorare ulteriormente grazie ai nuovi interventi già in fase di realizzazione e quelli che verranno imbastiti nel corso dei prossimi mesi.

Fino a marzo il castello rimarrà chiuso per lavori (il cantiere per il rifacimento della pavimentazione sta proseguendo speditamente) mentre Miori e Zampiccoli sono impegnati nella programmazione delle iniziative da inserire nel bilancio di previsione. (gl.m.)













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