Per Trentin la maglia rosa della generosità



Gianluca Brambilla conserva la maglia rosa anche dopo la cronometro del Chianti e domani, dopo il giorno di riposo, si presenterà con il simbolo del primato anche al via della Campi Bisenzio-Sestola. Il lombardo della Etixx Quick Step vive da anni a Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, 66 chilometri esatti da Borgo Valsugana, dove è nato il suo compagno di squadra Matteo Trentin. Almeno una manica di quella maglia rosa è proprio del 26enne valsuganotto che, assieme a Brambilla, s’è lanciato in fuga sabato, trasformando in un’impresa d’altri tempi la felice intuizione del suo direttore sportivo Davide Bramati.

Una maglia rosa la meriterebbe anche Matteo, quella della fatica e della generosità: con un palmares ricco di due vittorie al Tour ed un pedigree ciclistico ben superiore a quello del compagno di squadra, dopo aver lanciato Marcel Kittel alla conquista di due tappe e averlo rimpiazzato dopo una foratura giungendo sesto sul traguardo di Arezzo, Trentin s’è sacrificato anche per Brambilla fino ai piedi della salita poi decisiva, strappando il simbolo del primato dalle spalle di Dumoulin e posandolo su quelle di Gianluca. Al traguardo è stato preceduto da un altro trentino, Moreno Moser, ottimo terzo, che ha goduto giustamente delle luci della ribalta. Ma il nostro applauso vogliamo riservarlo a Matteo.













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