FESTIVAL

Regia teatrale, il “Fantasio” va a Stefano Cordella

Al regista anche la “menzione speciale del pubblico”



TRENTO. Si è conclusa domenica l’edizione 2015 del Festival Internazionale di Regia Teatrale Fantasio che ha visto assegnare sia il premio del Festival che la “menzione speciale del pubblico” accontentando tutti, platea e giurati, al regista Stefano Cordella. Il premio della giuria allievi di EstroTeatro invece è stato assegnato al regista palermitano Francesco Romengo di cui sono state apprezzate le tinte noir.

Grande affluenza per le due giornate di Festival al Teatro San Marco di Trento dove i sei registi slezionati fra gli oltre cento iscritti hanno messo in scena la loro personale interpretazione rivisitata di “Cappuccetto Rosso” Questo il soggetto sottoposto a registi ed attori dal direttore artistico Mirko Corradini per l’edizione 2015 del Festival organizzato da EstroTeatro e dal Gruppo Teatrale Gianni Corradini. Diciotto minuti a testa per le sei riletture frutto della residenza di qualche settimana per registi e cast da presentare al pubblico. “Una sfida affascinante che li ha costretti a leggere una fiaba conosciuta universalmente, con uno sguardo nuovo, scavando fino al nocciolo del significato più profondo e restituendo sul palcoscenico sei differenti interpretazioni in grado di parlare agli adulti, di raccontare come Cappuccetto Rosso, il lupo, il cacciatore non siano scomparsi, ma nascondano dentro di sé archetipi universali: il buono, il cattivo, l’eroe, ruoli che nella nostra quotidianità spesso si sfumano, mescolandosi gli uni agli altri e rendendo impossibile una netta distinzione tra bene e male”.

Non facile compito reso ancora più arduo dalle limitazioni date dall’organizzazione come soli undici giorni di prove, attori assegnati in numero diverso per ciascun regista scelti a sorte dall’organizzazione ed un budget e tempo esigui per rappresentare la pieces, le scenografie e i costumi. Una sfida a sei fra Lorenzo Maragoni, Francesca Merli, Nicola Alberto Orofino, Francesco Romengo e Alessandro Sesti, che appunto ha visto premiato dalla giuria tecnica il regista milanese Stefano Cordella che si è portato a casa anche la menzione speciale del pubblico. La giuria composta da Cristina Pietrantonio di PSA Pergine Spettacolo Aperto, Marco Bernardi regista e direttore artistico per la prosa del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Andrea Brunello di Portland Nuovi Orizzonti Teatrali e Arditodesio, Daniele Filosi di Trento Spettacoli e Macelleria Ettore e Alessio Dalla Costa di EstroTeatro ha così motivato la sua scelta: “Per l’essenzialità della scelta poetica e registica, per la qualità della direzione attorale, per l’efficace utilizzo della grammatica del teatro (luci, suoni e movimento) e per l’impatto e motivo nella sua relazione con il pubblico.” Cordella ha quindi convinto con un monologo “capace di interpretare il racconto da una prospettiva diversa, quella del lupo, che calato nella società contemporanea diventa nella sua pièce un uomo che si macchia di femminicidio, in un racconto che apre una finestra non scontata sul colpevole scavando nella psiche e nelle convinzioni che l’hanno spinto a un tale atto, anziché limitarsi a una condanna.”

(k.c.)













Scuola & Ricerca

In primo piano