Una Ferrari corallo per tornare a vincere 

La SF90 del nuovo team principal Binotto è anche più “magra”. Il presidente John Elkann ai tifosi: «Stateci vicino»


di Tommaso Romanin


INVIATO A MARANELLO (MODENA). L’evoluzione della Ferrari in F1 per il momento passa dal colore. La monoposto dei 90 anni, la prima firmata dal team principal Mattia Binotto sotto la presidenza di John Elkann, ha un rosso più spento del solito. Opaco. Una tinta che tende al corallo, ma non per motivi estetici: «Fondamentalmente così la macchina pesa meno», spiega Binotto in conferenza stampa, illustrando le caratteristiche tecniche della SF90, che nel nome ha la dedica all’anniversario.

Ma se la vettura svelata a Maranello sembra brillare poco nella carrozzeria, accesissime sono come sempre le aspettative sulle sue prestazioni, nella speranza di poter interrompere il dominio Mercedes e ritrovare il titolo che manca dal 2007. La missione vittoria (“Win now”) è scritta ben chiara su entrambi gli alettoni. E orgoglio, tradizione e squadra sono i valori su cui punta nella giornata di lancio un gruppo rinnovato, ma in realtà costruito in casa.

A capo della gestione sportiva non c’è più Maurizio Arrivabene, ma Binotto, in Ferrari da un quarto di secolo. Nuova dunque è la responsabilità che ricopre, non l’uomo. Al posto di Kimi Raikkonen c’è il giovane pilota Charles Leclerc, in arrivo dalla Sauber e cresciuto nella Driver Academy del Cavallino rampante. Una promessa che ben sembra combinarsi con un campione come Sebastian Vettel, quattro volte iridato che, al quinto anno in Ferrari, spera di ripetere quello che fece il suo connazionale Michael Schumacher, cioè vincere finalmente il Mondiale con la Rossa, e riscattare le delusioni delle ultime stagioni. E infatti a Maranello si respira un clima di fiducia e speranza: «Siamo pronti a combattere, gareggiare e confrontarci in pista con le altre», dice Binotto, puntando sul concetto di «evoluzione»: «I principi – spiega – sono rimasti invariati, ma ci siamo spinti su ogni dettaglio, cercando di andare oltre il limite fisico e naturale della vettura. Non c’è un elemento particolarmente critico, siamo convinti di quello che abbiamo fatto».

Quanto la SF90 sarà veloce lo si inizierà a vedere da lunedì nei test nel circuito catalano di Montmelò. Per ora dalle sue linee, oltre all’aspetto cromatico, si colgono le modifiche per assecondare le novità regolamentari sull’aerodinamica, un tema “chiave” per Binotto. La Ferrari è infatti più “magra”, ha un look più stretto ed è più essenziale nelle ali. In attesa che sia, come sempre, la pista a dare le prime risposte, sono i vertici del Cavallino a caricare l’ambiente. «Siamo ben consapevoli della responsabilità che comporta la nostra storia gloriosa e capiamo bene che ci sono grandi aspettative. Rappresentiamo l’orgoglio della nazione, milioni di tifosi. È una responsabilità che accettiamo con gioia, con fiducia nel talento di uomini che e donne che lavorano instancabilmente per rendere realtà le nostre ambizioni», dice l’ad Louis Camilleri, anche lui alla sua prima “prima volta”, nominato a luglio. «Essere Ferrari significa l’orgoglio di una squadra che unisce un intero Paese, e che rappresenta il meglio dell'Italia», è il messaggio del presidente John Elkann, che si è anche rivolto ai tifosi, in Italia e nel mondo: «Stateci vicino, sosteneteci, e fateci sentire il vostro affetto. Una nuova stagione e un nuovo decennio (che ci porterà ai nostri 100 anni) sta per iniziare: abbiamo tanta voglia di vincere e lo faremo con voi».













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